Rimborsi Lega, Belsito: «Salvini riceveva soldi per pagare i giornalisti di Radio Padania»

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Le parole dell'ex tesoriere del Carroccio

La linea di Matteo Salvini è sempre stata quella di affermare la sua estraneità ai 49 milioni di euro di rimborsi elettorali della Lega scomparsi e sui quali la Cassazione ha emesso la sua sentenza. Francesco Belsito, ex tesoriere del Carroccio, ha smentito parzialmente questa ricostruzione in una intervista rilasciata al Secolo XIX: «Con Salvini avevamo rapporti frequenti – ha detto Belsito -. Lui, da europarlamentare, si occupava di Radio Padania. Ed era molto attento a ricevere fondi per pagare giornalisti e collaboratori».



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Belsito rimborsi Salvini, come venivano utilizzati dal leader della Lega

Al tempo di Belsito, Matteo Salvini non aveva un ruolo di leadership all’interno del partito. Tutto era gestito da Umberto Bossi e dal suo cerchio magico. Tuttavia, secondo l’ex tesoriere – che ha affermato di non avere più rapporti con i vertici del Carroccio in questo momento -, tutti sapevano come quei soldi venivano gestiti. Non solo: anche Salvini, come Roberto Maroni, Bossi e Gianfranco Giorgetti erano a conoscenza di pagamenti in nero ai collaboratori del partito.

«Certo, tutti lo sapevano – ha affermato Belsito al Secolo XIX -: era una modalità consolidata. Facevano firmare anche le ricevute. Tutti i collaboratori sono venuti a testimoniare in aula». Belsito, pertanto, ha messo in evidenza un aspetto che, al momento, la linea ufficiale della nuova Lega di Matteo Salvini tende a minimizzare.



Belsito rimborsi Salvini, dunque il leader sapeva

Matteo Salvini ha sempre negato un suo coinvolgimento nella gestione dei fondi della Lega e nella loro relativa scomparsa. Belsito ha affermato che, al momento delle sue dimissioni, in cassa c’erano almeno 40 milioni di euro che, successivamente, sarebbero spariti da via Bellerio. Salvini prese il comando del partito proprio dopo il ciclone che aveva investito Bossi e dopo le dimissioni di Belsito, pertanto, se la versione di Belsito dovesse essere confermata, un collegamento con quelle somme – a cui era solito attingere per dirigere Radio Padania – deve pur esserci. Le nuove dichiarazioni dell’ex tesoriere della Lega rappresenteranno senz’altro uno spunto di riflessione sul dibattito (e sulle inchieste) relative ai fondi scomparsi del partito.

FOTO: ANSA/LUCA ZENNARO