Prove tecniche di vacanza: prenotare l’ombrellone con un’app

BeachXperience prova ad agevolare la ripresa del turismo, mettendo in rete gestori e clienti degli stabilimenti balneari

31/03/2021 di Gianmichele Laino

Stessa spiaggia, stessa app. Nonostante il difficile periodo storico per il turismo. BeachXperience è la società che ha provato a lanciare una soluzione per poter prenotare, in sicurezza e con congruo anticipo, la propria giornata perfetta al mare. L’app BX, nata dall’idea di Marcello Polito, rappresenta lo strumento per farlo: grazie a Netfarm, con il suo presidente Federico Bonessio, ha migliorato le sue performance tecnologiche e ha implementato nuove funzioni.

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La descrizione di BeachXperience

«L’app è nata da un’esigenza pratica – spiega Marcello Polito a Giornalettismo -: ero solito andare in spiaggia con mia figlia in un orario avanzato della mattinata, ma avevo difficoltà a trovare un posto decente per godermi la giornata. Mi chiedevo perché non potessi avere la migliore delle esperienze in spiaggia. La start-up innovativa è nata nel 2017, fino al 2019 siamo stati in una fase di studio e di crescita perché il mercato non sembrava ancora pronto per un’innovazione di questo tipo. Il 2020 ha rappresentato un’accelerazione tecnologica e ha toccato anche il settore della balneazione: bisognava regolamentare un momento di grosso afflusso di persone (soprattutto nel week-end) e bisognava organizzare un lavoro per i gestori degli stabilimenti balneari che stava cambiando sempre di più».

In poco tempo, la piattaforma ha raggiunto un buon numero di stabilimenti balneari. I lidi attivi sono una cinquantina, quelli iscritti sono 160. Saranno pronti per l’innovazione prevista per la prossima stagione turistica, ovvero la possibilità di fare lo sharing dell’ombrellone. Marcello Polito ce la spiega così: «La cosa che abbiamo notato è che la maggior parte degli stabilimenti balneari avevano esaurito in poco tempo i propri posti, perché i loro clienti erano per la maggior parte stagionali. Questa circostanza ci ha permesso di studiare e di predisporre la funzione dello sharing dell’ombrellone. Gli stagionali che prenotano il proprio “posto al sole” per l’intero periodo estivo, ma che in determinati periodi non sfruttano la loro postazione, possono condividere il proprio ombrellone con turisti che fanno parte della cosiddetta utenza occasionale. In questo modo, diventiamo una sorta di ponte tra lo stagionale e il gestore, con vantaggi per entrambi: lo stagionale recupera un po’ di soldi che vanno a coprire i periodi di “buco” della sua prenotazione e il gestore del lido può disporre di un maggior numero di postazioni – spesso quelle migliori – in determinati momenti della stagione turistica».

Federico Bonessio ci ha spiegato nel dettaglio quali funzioni, dal punto di vista tecnico, hanno permesso a BeachXperience di essere al passo con i tempi: «Nel 2019 abbiamo iniziato a collaborare con BeachXperience – dice a Giornalettismo -. Abbiamo sempre lavorato nel mondo dei device mobili e, pertanto, abbiamo messo a disposizione il nostro know-how. Marcello aveva studiato bene le esigenze degli stabilimenti e degli utenti, la tecnologia doveva assecondare le osservazioni che aveva fatto. Il 2020 è stato l’anno che ci ha permesso di applicare queste conoscenze anche nel mondo degli stabilimenti: grazie al linguaggio flutter di Google, abbiamo implementato l’app sia per il sistema Android, sia per iOs; abbiamo reso l’app molto semplice sia per il gestore, sia per il cliente; abbiamo aggiunto tutte le diverse modalità di Wallet integrati, come Google Pay e Apple Pay, che sono andati per la maggiore negli ultimi periodi; e, ovviamente, abbiamo preparato il terreno per la funzione dell’ombrellone in sharing che, se vogliamo, funziona un po’ come una forma di cashback per il turista stagionale».

Il modello di business si basa sulla commissione che gli utenti versano per il servizio ottenuto. Per quanto riguarda i gestori, invece, i costi sono completamente a zero: «Noi offriamo un servizio gratuito ai gestori – afferma Marcello Politi -, in cui si comprende la piattaforma gestionale e tutto il know-how e la fase formativa che può servire loro per farla funzionare al meglio, fino alla prima prenotazione. Durante l’utilizzo costante della piattaforma, abbiamo comunque un canale diretto con il gestore per assisterlo e per implementare i suoi servizi. Per l’utente, invece, prevediamo una fee del 10% sulla prenotazione del posto al lido».

Un servizio pensato per respingere la resistenza tradizionale dei lidi italiani, quella di essere refrattari alla tecnologia, legati a una gestione familiare e tradizionale che affonda le sue radici nella metodologia degli appunti sui foglietti e dei tabelloni appesi al chiosco delle bevande: «Abbiamo semplificato il più possibile il ruolo del gestore dello stabilimento balneare proprio per ovviare a eventuali resistenze alla tecnologia – continua Polito -. I gestori possono utilizzare i nostri servizi anche solo con uno smartphone, per controllare il numero delle prenotazioni e l’incasso. Questa semplificazione è la diretta conseguenza di una esigenza che nel 2020, vista la situazione pandemica, è stata molto presente nei gestori: hanno dovuto coordinare una platea molto numerosa di persone che si è concentrata nel poco tempo che l’epidemia di coronavirus ha messo loro a disposizione per trascorrere un periodo di vacanza. Il classico bigliettino, il tabellone, il pezzo di carta sono diventati strumenti inadeguati per gestire questa situazione di emergenza. BeachXperience, nell’immaginario collettivo, sembrava nata per portare nuovi clienti agli stabilimenti, ma in realtà aiuta a gestire la clientela tradizionale di quello stesso stabilimento con qualità».

Federico Bonessio di Netfarm è sicuro della qualità del prodotto: «La nostra piattaforma non permette soltanto la prenotazione di un ombrellone, ma vuole regalare un’esperienza – conclude -. L’anno scorso è stato un po’ difficile uscire fuori dal solco della prenotazione, ma il voler garantire l’esperienza resta il nostro core-business. Noi tendiamo a creare un market-place per i nostri clienti, per portare loro la crema solare, il giornale, l’asciugamano sotto l’ombrellone. Con il Covid, anche solo farsi consegnare un giornale sotto l’ombrellone può risultare complesso, ma in futuro questa sarà una parte importante del nostro progetto. Del resto, abbiamo pensato sin dall’inizio a una piattaforma multi-modulo. Sicuramente si potranno implementare altri contenuti, come ad esempio le chat interne, e altre funzionalità adatte alle esigenze dei gestori e degli utenti: dal messaggino alla prenotazione dell’aperitivo».

Nell’epoca del delivery, con l’esplosione dei servizi online, è impossibile non ragionare su una stagione estiva – momento cruciale dell’anno, con tutte le perplessità e le incertezze a cui gli operatori turistici vanno incontro – che possa avvalersi di strumenti come questo.

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