La storia della bambina di due anni morta dopo aver ricevuto il vaccino Pfizer

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Ci sono molti aspetti che non tornano in questa vicenda cavalcata dai no vax sui social (e anche nelle loro testate complottiste)

Lanciare titoli da condividere sui social per aizzare la folla no vax che pende dalle loro labbra. Questo è l’atteggiamento di alcuni siti – che oscillano continuamente tra il cospirazionismo e il complottismo – di cui non faremo il nome, ma solo per non fargli pubblicità. Ma si tratta di due realtà che hanno creato una vera e propria galassia di gruppi e pagine Facebook che fomentano questo tipo di disinformazione, prima sulla pandemia e ora sulla campagna di immunizzazione. E così hanno dato vita a una notizia (tutta da confermare) della bambina morta dopo vaccino Pfizer.



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Questo è il titolo che campeggia ancora oggi nella homepage di uno di questi siti che si spacciano per portali di “informazione” (ma non lo sono, visto che non risultano registrati né al ROC né al tribunale, come da prassi).



Articolo pubblicato il 19 aprile del 2021. E le informazioni per comprendere bene il motivo che ci spinge a parlare di disinformazione sono scritti proprio all’interno di questo pezzo. Innanzitutto, la “notizia” della bambina morta dopo vaccino Pfizer arriva andando a visionare il sito della Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS): si tratta di un portale ufficiale statunitense in cui i cittadini possono riportare gli effetti collaterali riscontrati dopo la somministrazione di una dose di vaccino. Ed è proprio lì che troviamo quel numero identificativo che riporta a una bambina di due anni deceduta.



 

Bambina morta dopo vaccino Pfizer, l’ennesima pagina di disinformazione

La segnalazione di questo tragico evento avverso è stata fatta l’8 aprile scorso sul sito dedicato. Gli articoli parlano di una bambina di due anni (effettivamente sul sito VAERS di fa riferimento a un soggetto di “age” 2.0) deceduta il 3 marzo del 2021 dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino Pfizer-BioNTech in data 25 febbraio 2021. Ed è lì che ci sono una serie di dettagli che non tornano. Dettagli temporali. Il ricovero, secondo quanto dichiarato su VAERS, è arrivato quattro giorni dopo il richiamo del vaccino anti-Covid. Poi, 48 ore dopo, la piccola è deceduta. Nello stesso “report”, però, è scritto che la bambina è stata ricoverata in ospedale per 17 giorni. Insomma, il calendario non torna e le evidenze portano sempre più a parlare di disinformazione (cavalcata).

Le incongruenze, Vaers e il trial sui bambini

E ci sono altri due aspetti, sottolineati da Butac, che ci spingono a parlare di notizia artificiosamente condivisa senza una mera verifica. La prima riguarda la natura del portale di segnalazione VAERS. Lì, infatti, troviamo scritto: «Il database Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) contiene informazioni sulle segnalazioni non verificate di eventi avversi (malattie, problemi di salute e o sintomi) a seguito dell’immunizzazione con vaccini autorizzati dagli Stati Uniti. Le segnalazioni sono accettate da chiunque […] I rapporti VAERS da soli non possono essere utilizzati per determinare se un vaccino ha causato o contribuito a un evento avverso o una malattia. I rapporti possono contenere informazioni incomplete, inesatte, casuali o non verificabili. La maggior parte delle segnalazioni al VAERS sono volontarie, il che significa che sono soggette a pregiudizi. Ciò crea limitazioni specifiche su come i dati possono essere utilizzati scientificamente». In sintesi, si tratta di un sito che raccoglie informazioni che possono esser scritte da chiunque, ma che non per forza combaciano con la verità.

Un secondo aspetto che evidenzia, ancor di più, la selvaggia condivisione forzata e disinformativa, è data dal fatto che Pfizer-BioNTech ha sì dato il via alla sperimentazione del vaccino anti-Covid sui bambini, ma dalla fine di marzo. Insomma, anche chi parla di bambina morta dopo vaccino Pfizer a mo’ di cavia non sa di cosa parla.

(foto: da Canva)