L’Intelligenza Artificiale può svolgere il ruolo di avvocato difensore? DoNotPay farà questa prova

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Viene chiamato anche "avvocato robot", in realtà è un sistema di Intelligenza artificiale sviluppato da DoNotPay che verrà utilizzato per la prima volta durante un processo in tribunale negli Stati Uniti

L’Intelligenza Artificiale potrebbe essere utilizzata durante un processo che si terrà il 22 febbraio negli Stati Uniti. Attraverso uno smartphone il sistema di Intelligenza Artificiale ascolterà quanto viene detto in aula per poi suggerire all’accusato, attraverso degli auricolari, cosa dire: l’IA assumerà quindi il ruolo di avvocato difensore. Il caso non è molto rilevante e riguarda una multa per eccesso di velocità ma stabilirà comunque un precedente perché l’Intelligenza Artificiale non era mai stata applicata prima d’ora in un contesto come questo.



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Chi ha creato l'”avvocato robot” e perché?

L’Intelligenza artificiale progettata per funzionare come “assistente legale” è stata sviluppata da DoNotPay, un chatbot di servizi legali fondato dall’imprenditore Joshua Browder e al momento è disponibile nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Si tratta di un servizio che ha un costo, 36 dollari ogni tre mesi, ma è particolarmente utile per molte persone a basso reddito che non possono avere accesso all’assistenza legale. DoNotPay ha già sviluppato e consentito ai clienti di utilizzare, negli Stati Uniti, i chatbot per ottenere rimborsi per servizi che non funzionavano come avrebbero dovuto o contestare multe per parcheggi non pagati. L’applicazione inizialmente serviva proprio per contestare queste multe ma progressivamente ha incluso nell’offerta altri servizi.



Browder, che è anche l’amministratore delegato della azienda, ha scritto su Twitter che questo evento «farà la storia» perché «per la prima volta in assoluto, un robot rappresenterà qualcuno in un’aula di tribunale degli Stati Uniti». Non è detto che questo sistema possa essere usato in tutti i tribunali perché non tutti consentono di indossare auricolari o accettano in generale l’utilizzo di strumenti digitali e tecnologici come quelli utilizzati da DoNotPay. Browder ha detto a CBS News che se l'”avvocato robot” dovesse perdere la causa, DoNotPay coprirà tutte le spese. Se il sistema dovesse dimostrarsi funzionale proverà a fare in modo che venga applicato anche in altri processi. Browder ha detto anche che il suo obiettivo è «democratizzare la rappresentanza legale, rendendola gratuita per coloro che non possono permettersela».