Ci sono delle evidenze che vengono confermate quotidianamente. Basta mettere il naso fuori da casa (o anche leggere i dati sulle polveri sottili nelle principali città, anche se non è l’elemento primario dell’inquinamento) per capire che il mercato delle auto elettriche in Italia sta prendendo piede in modo molto lento. Colpa dei retaggi culturali, ma anche – in molti casi “soprattutto” – per una questione meramente legati ai costi per l’acquisto. Nonostante le agevolazioni (in caso di rottamazione di vecchi veicoli), molte famiglie e persone non hanno fondi necessari per comprare un’automobile ibrida o elettrica.
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Poi ci sono i dati che confermano questa tendenza. Anche se negli ultimi anni le auto elettriche hanno recuperato quote di mercato (soprattutto confrontando i numeri odierni con quelli del 2020), il gap con il resto d’Europa continua a essere molto cospicuo. In alcuni casi, il confronto è impietoso. Ma c’è un aspetto positivo: nel corso dell’ultimo anno è stata registrata un’importante crescita per quel che riguarda l’installazione delle colonnine di ricarica su tutto il territorio. Questo è l’unico dato che rende l’Italia più sensibile rispetto agli altri Paesi, anche se gli elementi sparsi lungo lo Stivale continuano a non essere sufficienti per rispondere al mercato potenziale.
Ma quali sono i dati sulle vendite delle auto elettriche in Italia? I numeri arrivano dal VIII White Paper sulla mobilità sostenibile, un rapporto fatto da RePower. Cosa emerge da questa ricerca? Elenchiamo i dati salienti:
Dunque, si parla di crescita in tutti i settori. Ma in modo molto più lento rispetto agli altri Paesi. Per esempio, prendiamo le quote di mercato delle auto elettriche in diversi Paesi Europei:
I Paesi nordici, dunque, la fanno da padrona. L’Italia è ferma al 4,2% ed è di gran lunga sotto la media europea che si attesta al 15,7%. Oltre tre volte maggiore rispetto al nostro Paese.