L’attacco ransomware da 50 milioni di dollari dei russi ai MacBook

Nel mirino Quanta, una società che produce componenti per il portatile della Apple

22/04/2021 di Gianmichele Laino

Sono 50 milioni di dollari. È il conto che nei giorni scorsi è stato presentato a Quanta, una società con sede a Taiwan che produce componenti per i MacBook, i computer portatili di Apple. Il team di hacker russi REvil non ha avuto alcun dubbio nel valore del suo attacco ransomware (che rende inaccessibili i dati dei computer colpiti e si collega al pagamento di un riscatto per risolvere il blocco) e ha immediatamente girato la richiesta all’azienda collegata ad Apple. Al primo rifiuto, ha pubblicato del materiale – di gran valore in verità – relativo alle tecnologie con cui l’OTT di Cupertino ha evoluto e mirerà a evolvere i propri prodotti d’élite. Anzi, gli hacker hanno addirittura scelto una data simbolica per mettere a segno il primo passaggio del proprio piano: il 20 aprile, infatti, il mondo si era fermato per assistere all’Apple Spring Event, nel corso del quale Tim Cook ha presentato i nuovi iPad, iMac e alcune innovazioni di design per i propri dispositivi (tra questi, il colore viola per gli iPhone).

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Attacco ransomware Apple, la strategia degli hacker

Il tutto, si è detto, perché Quanta aveva rifiutato di pagare il riscatto richiesto. La stessa minaccia, ora, sarebbe stata reiterata anche alla stessa casa madre, Apple appunto, che avrebbe tempo fino al 1° maggio per accontentare la richiesta del team di REvil ed evitare che altri documenti riservati siano pubblicati in rete.

Il materiale pubblicato fino a questo momento dagli hacker ha effettivamente questo valore? In base ai documenti comparsi in rete negli ultimi giorni sembrerebbe proprio di sì: si possono osservare gli schemi per la riprogettazione degli iMac appena rivelati da Apple – e che nessuno, al di fuori dell’azienda, aveva mai visto prima -, così come compaiono alcune schede di aggiornamento del nuovo MacBook Air con il processore M1, la vera novità dell’azienda di Cupertino in questo 2020 (il processore proprietario, che va a sostituire il tradizionale Intel, è stato salutato come una vera e propria svolta per le macchine della mela, anche dal punto di vista economico), e schede relative a un nuovo laptop con più porte d’accesso di cui, fino a questo momento, non si sapeva molto.

Insomma, si tratta di documenti altamente classificati, che segnano una vera e propria svolta per il team di hackeraggio russo di REvil. L’attacco ricalca le modalità di quello effettuato nel mese di marzo 2021 ad Acer, ma il fatto che adesso nel mirino ci sia Apple fa aumentare di molto il prestigio dell’operazione.

Foto IPP/imagostock – San Francisco

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