Cosa c’è davvero dietro l’attacco indiretto di Elon Musk a Vijaya Gadde

Secondo quanto trapelato, infatti, il ricchissimo imprenditore per aumentare le entrate con Twitter vorrebbe tagliare posti di lavoro

29/04/2022 di Martina Maria Mancassola

L’avvocatessa di Twitter, Vijaya Gadde, dopo aver saputo dell’acquisto – da parte di Elon Musk – di Twitter, è rimasta sconvolta. Politico spiega come l’avvocatessa, a capo del team di legali di Twitter, dopo la notizia dell’acquisizione ha convocato un incontro online con i colleghi più stretti e con la squadra al lavoro sulle policy e sulla moderazione dei contenuti. Durante la riunione, la stessa sarebbe scoppiata in lacrime dicendosi preoccupata per la società – dopo l’acquisizione di Musk – e per come Twitter potrebbe cambiare sotto la sua guida. L’avvocatessa lavora per la piattaforma social dal 2011 ed è la principale figura che supervisiona le funzioni di sicurezza, legali e di ordine pubblico di Twitter. Viene indicata come «l’autorità morale» di Twitter e ha il compito di gestire serie problematiche come le molestie e i contenuti dannosi e illeciti. Molte sue scelte sono state attaccate dai conservatori, come quella di rimuovere tutta la pubblicità politica e bloccare l’account l’ex presidente Trump da Twitter dopo l’attacco del 6 gennaio a Capitol Hill. L’avvocatessa è diventata uno dei principali obiettivi dopo che Twitter ha deciso di limitare i contenuti relativi alla storia del New York Post del 2020 sul figlio del presidente Biden, Hunter. Dietro l’attacco indiretto di Musk a Vijaya Gadde, però, si celerebbero motivazioni finanziarie. L’imprenditore vorrebbe licenziare molti dipendenti del social.

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L’attacco indiretto di Musk a Vijaya Gadde: che cosa è successo

Secondo Bloomberg, Musk vorrebbe tagliare posti di lavoro in Twitter per incrementare i suoi profitti. Il rapporto di Bloomberg afferma che «anche se nulla è scolpito nella pietra – e lo stesso Musk all’epoca non aveva accesso ai dati finanziari non pubblici di Twitter – ha menzionato specificamente i tagli di posti di lavoro» durante le discussioni con le banche. Il Washington Post ha fatto sapere che il ricchissimo imprenditore ha discusso di fare «efficienze» nella società «che potrebbero includere tagli di posti di lavoro». Fino ad ora, la migliore indicazione di che cosa intende fare Musk della piattaforma proviene dalle sue stesse parole in un comunicato stampa: «la libertà di parola è il fondamento di una democrazia funzionante e Twitter è la piazza cittadina digitale in cui si dibattono questioni vitali per il futuro dell’umanità. Voglio anche rendere Twitter migliore che mai migliorando il prodotto con nuove funzionalità, rendendo gli algoritmi open source per aumentare la fiducia, sconfiggendo i bot spam e autenticando tutti gli esseri umani. Twitter ha un enorme potenziale: non vedo l’ora di lavorare con l’azienda e la comunità di utenti per sbloccarlo».

Chi è Vijaya Gadde? La principale avvocatessa di Twitter. Musk ha collegato le critiche di Twitter all’avvocatessa, che è stata coinvolta nelle decisioni di moderazione dei contenuti.  L’avvocatessa non è stata esente da polemiche dopo che Twitter ha deciso di limitare i contenuti relativi alla storia del New York Post del 2020 sul figlio del presidente Biden, Hunter, e Saagar Enjeti, co-Host of Breaking Points, dice la sua in merito twittando il 26 aprile: «Vijaya Gadde, la principale sostenitrice della censura su Twitter che notoriamente ha fatto esplodere il mondo nel podcast di Joe Rogan e ha censurato la storia del laptop di Hunter Biden, è molto arrabbiata per l’acquisizione @elonmusk»

«Sospendere l’account Twitter di un’importante testata giornalistica per aver pubblicato una storia veritiera è stato ovviamente incredibilmente inappropriato», ha twittato Musk nella risposta. Questo tweet, secondo Bloomberg, ha causato un’ondata di attacchi razzisti via web contro l’avvocatessa: «alcuni hanno usato imprecazioni o insulti razzisti che si riferiscono all’eredità indiana di Gadde, comprese parole come ‘curry’ e riferimenti al sistema delle caste indiano».

Il giorno dopo, Musk ha con un tweet postato un meme che sembrava riferirsi a un podcast di Joe Rogan in cui l’avvocatessa è apparsa a marzo 2019 per difendere le politiche di moderazione dei contenuti del social Twitter.

Il tweet non è passato inosservato dall’ex CEO di Twitter, Dick Costolo che, a sua volta, ha accusato l’imprenditore in un tweet di aver cercato di fare di Gadde un bersaglio per molestie: «cosa sta succedendo? Stai diventando un dirigente dell’azienda che hai appena comprato bersaglio di molestie e minacce».

Ma secondo alcuni, l’attacco indiretto di Musk all’avvocatessa nasconderebbe motivi finanziari. Infatti, l’imprenditore starebbe pensando ad un licenziamento dei dipendenti di Twitter, che renderebbe più semplice tagliare i costi del lavoro, e che sarebbe necessario per via della sua acquisizione del social finanziata dal debito. Questo è ciò che sostiene Kara Swisher, scrittrice di opinioni del New York Times, che in un tweet mercoledì scorso, citando la risposta di Costolo a Musk, dichiara: «cosa sta succedendo: sta cercando di spingere le persone ad andarsene ed è un modo odioso di farlo. A proposito, puoi essere sicuro di tenere il passo con i pagamenti che deve effettuare, ci saranno licenziamenti significativi su Twitter. Preferirebbe che smettessero, piuttosto che pagarli».

Considerando tutto ciò, e che il social non ha avuto un flusso di cassa positivo l’anno scorso «è uno degli affari più rischiosi che incontreremo», ha dichiarato Joshua White, assistente professore di finanza alla Vanderbilt University ed ex economista finanziario alla SEC, aggiungendo che Musk «potrebbe sperare che alcuni di quei dipendenti se ne vadano prima del tempo».

Foto IPP/imagostock

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