La Regione Lazio dice che è in corso un attacco hacker al portale della salute

Categorie: Cyber security

Fonti della regione rassicurano sulla protezione dei 5,8 milioni di dati personali sensibili

Il portale Salute della Regione Lazio, da questa notte, risulta essere inaccessibile. La schermata che il portale restituisce è quella di un errore (502 bad gateway). Una soluzione che è stata trovata da coloro che, dal punto di vista dell’infrastruttura, gestiscono il portale: disattivare i servizi fino a risoluzione dell’errore, per evitare ulteriori malfunzionamenti. Tutto il sistema relativo a prenotazioni, tracciamenti e anagrafica relativa agli utenti iscritti risulta essere al momento down. La nota diffusa in mattinata dalla Regione Lazio ha parlato esplicitamente di un attacco hacker.



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Attacco hacker Regione Lazio, cosa sappiamo

«È in corso un attacco hacker al ced regionale – scrive sui canali di comunicazione ufficiali la Regione Lazio -. Sono in corso tutte le operazioni di difesa e di verifica per evitare il potrarsi dei disservizi. Le operazioni relative alla vaccinazioni potranno subire rallentamenti. Ci scusiamo per il disagio indipendente dalla nostra volontà».



Stando a quanto fanno sapere alcune fonti della Regione Lazio, tuttavia, i 5,8 milioni di dati sensibili collezionati all’interno del portale sanitario della regione sarebbero al sicuro. Le stesse fonti hanno parlato – in maniera piuttosto generica e approssimativa, in verità – di un attacco che avrebbe colpito il sistema e non i dati stessi. Al momento, si registrano disservizi per tutto quello che riguarda la campagna vaccinale che – come è noto – non si ferma nemmeno la domenica. Le prenotazioni non sono possibili, così come i cambiamenti della data destinata alla vaccinazione. Ci sono rallentamenti negli hub vaccinali, legati all’appesantimento delle operazioni di registrazione.

Chi si presenta al centro vaccinale nella giornata di oggi (per la somministrazione), infatti, troverà medici e personale di supporto che eseguiranno tutte le operazioni (comprese quelle di tracciamento) in forma analogica. La ricaduta, sicuramente, sarà quella di un inevitabile rallentamento anche per l’invio dei green pass legati a tutti quei cittadini che oggi si recheranno nei centri vaccinali e vedranno inseriti i loro dati in registri cartacei che, successivamente, saranno trasposti in formato digitale, alla fine dell’attacco hacker.



Accertamenti in corso sull’attacco hacker

Nel frattempo, come è prassi in queste circostanze, la procura di Roma – di concerto con la polizia postale – ha già avviato accertamenti in merito all’attacco hacker che ha colpito il ced regionale. Al momento, però, qualsiasi ipotesi sull’origine dell’attacco non ha alcuna base fattuale. Le ipotesi di reato che si andrebbero a configurare sarebbero quelle di accesso abusivo a sistema informatico.

«È un attacco senza precedenti per il sistema informatico della Regione – ha detto l’assessore alla Sanità D’Amato – Le procedure di registrazione possono subire rallentamenti. Sto andando a fare un sopralluogo per verificare la situazione».