Il problema degli assembramenti ai concorsi pubblici: molti candidati non indossano la mascherina

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Migliaia di candidati hanno creato assembramenti alla Fiera di Roma in attesa del concorso pubblico. Molti di loro erano senza mascherina

Migliaia di giovani stamani alla Fiera di Roma per i test di ammissione alla facoltà di Medicina del Campus Biomedico, con gli aspiranti molto vicini gli uni agli altri e non tutti con la mascherina indossata, per un’attesa durata diverse ore. È quanto mostrano le foto scattate da alcuni di loro, anche nel tunnel di accesso alla Fiera lungo centinaia di metri e nel quale appare impossibile rispettare la distanza di sicurezza imposta dall’emergenza coronavirus.



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L’immagine pubblicata su Instagram da Settimio D’agati riporta in auge il problema del distanziamento sociale durante i concorsi pubblici: le persone, in attesa di prendere posto, creano inevitabili assembramenti, dato l’elevato numero delle aspiranti matricole. Nonostante il documento contenente le misure di sicurezza anti-covid sia stato pubblicato sul sito dell’università, molti giovani – arrivati da tutta Italia per sostenere il concorso – non lo hanno rispettato alla lettera: addirittura alcuni di loro non hanno indossato la mascherina.

Secondo Francesco Crognale, responsabile della sicurezza della Fiera di Roma, il protocollo di sicurezza regionale e nazionale sarebbe stato rispettato per tutti i giorni delle prove concorsuali. Anche se poi ammette: «Questa mattina nell’area pubblica del tunnel esterno ai nostri cancelli si è verificata per un brevissimo lasso di tempo, dovuto a un ritardo nell’accredito, un’eccessiva densità di candidati, che abbiamo prontamente rimosso provvedendo ad un veloce deflusso verso l’interno delle aree del quartiere, dove i grandi spazi consentono di evitare assembramenti».



Fermo restando che, a prescindere dagli obblighi previsti dalla legge, indossare la mascherina e mantenere il distanziamento sociale dovrebbero essere delle regole ormai assodate e che ognuno di noi dovrebbe rispettare, forse in casi come questi un maggiore controllo da parte degli organi competenti servirebbe ad evitare inutili rischi.

[CREDIT PHOTO: INSTAGRAM/SETTIMIO D’AGATI]