Nella serata di venerdì è arrivato il parziale passo indietro da parte di Vincenzo De Luca. Con una nota, la Regione ha spiegato i motivi che – fin dalla giornata di domani, sabato 17 ottobre – si potrà tornare alle lezioni frontali nelle scuole materne e negli asili in Campania. La decisione è arrivata, come recita la nota, dopo un confronto con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci). I bambini tra gli zero e i sei anni (quindi dai nidi fino alla materna) potranno tornare tra i banchi e all’interno delle strutture predisposte.
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«Su richiesta dei sindaci pervenuta all’unità di crisi attraverso l’Anci – si legge nella nota della Regione Campania -, e nelle more di specifici congedi parentali per i genitori, da domani è consentita, anche in presenza, l’attività delle scuole dell’infanzia: nidi, asili, con bambini di età compresa nella fascia 0-6 anni». Dopo le proteste e le richieste di confronto da parte dei vari comuni campani, dunque, il Presidente Vincenzo De Luca ha deciso di consentire la ripresa della didattica in presenza nelle scuole materne e negli asili in Campania.
Le motivazioni di questa integrazione all’ordinanza n.79 della Regione Campania sono logiche ed evidenti. Impedendo le lezioni frontali, infatti, si rischia di lasciare paralizzati e senza la possibilità di lavorare molti genitori. Anche se solo parzialmente, il passo indietro di Vincenzo De Luca – dopo il confronto con l’Anci – ha portato a un parziale ritorno alla normalità per tutti quei bambini tra i zero e i sei anni.
Nella sua conferenza stampa odierna, poi, De Luca aveva sottolineato come fosse errato parlare di scuole chiuse in Campania e che fosse più corretto dire «Didattica a distanza». Una forma diversa che, però, ha lo stesso effetto sugli studenti e sui genitori.
(foto di copertina: da profilo Facebook di Vincenzo De Luca)