Il 28 ottobre è stato l’anniversario della marcia su Roma, avvenuta nel 1922. Per celebrare l’evento ad Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno, è stata organizzata una evento per celebrare l’entrata del Partito nazionale fascista nella capitale. Un evento che porta la firma di Fratelli d’Italia.
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All’Hotel Terme una cena dedicata, con tanto di menù adornato della simbologia fascista: fascio littorio, aquila e simbolo di Fratelli d’Italia, con tanto di motto «Dio, patria e famiglia», citato recentemente anche da Giorgia Meloni durante il suo intervento a “orgoglio Italiano”, la manifestazione organizzata in piazza San Giovanni a Roma. Sul retro invece, come riporta Repubblica, un’immagine del busto di Benito Mussolini con una sua citazione: «Camminare e costruire e se necessario combattere e vincere». La cena evento si è svolta presso l’hotel ristorante “Terme”, e ha sollevato forti polemiche. Anpi e Rifondazione Comunista hanno infatti definito l’evento «vergognoso e offensivo», chiedendo ai vertici del partito di prendere provvedimenti al più presto e «condannare questa iniziativa triste e fuori luogo». Rifondazione comunista ha anche ricordato come il fascismo a Acqusanta abbia «lasciato sangue e dolore», e come in una frazione del paese ci sia un cimitero dei partigiani che ricorda il terribile eccidio commesso dai nazi fascisti a Pozza-Umito. «Basta sfregi alla nostra memoria» hanno aggiunto in coro con Anpi segnalando quanto accaduto.
La risposta di Fratelli d’Italia non è tardata ad arrivare, ma il partito prende le distanze da quanto organizzato. «La realizzazione del menu alla cena di ieri sera ad Acquasanta Terme è un’iniziativa che non ha nulla a che fare con Fratelli d’Italia e che è stata presa senza averla condivisa con il partito – ha dichiarato il deputato marchigiano Francesco Aquaroli rispondendo alle polemiche – Noi non ne eravamo a conoscenza e ne prendiamo le distanze». Si sarebbe trattato quindi di una iniziativa locale, ma le dichiarazioni a tal proposito fatte da Luigi Capriotti, coordinatore provinciale di FDI, a Fanpage.it dono di diverso stampo. «Si è trattato di una normalissima cena tra amici che organizziamo ogni anno» ha infatti dichiarato rispondendo alle domande del sito di notizie, giustificandosi che «non volevamo mancare di rispetto a nessuno» salvo poi aggiungere : «Io mi inchino davanti a tutti, ma non possiamo vivere con i fantasmi del passato. Sono cose accadute il secolo scorso…»
(Credits immagine di copertina: Twitter Zazoom Social News@zazoomblog)