I 500 euro stanno per sparire?

La Banca centrale europea apre per la prima volta alla possibilità di ritirare dalla circolazione le banconote da 500 euro. Il taglio più grande della moneta unica è dannoso secondo vari esperti, visto che favorisce l’economia sommersa ed è particolarmente utilizzato dalla criminalità organizzata per nascondere i suoi guadagni illeciti.

500 euros

APERTURA DELLA BCE – I 500 euro sono viola ed all’interno dell’unione monetaria circolano 600 milioni di tagli di questa banconota. Tra le grandi valute di riferimento dell’economia globale solo l’euro ha un pezzo di così grande valore. Per la prima volta dall’introduzione della moneta unica la Banca centrale europea ha ammesso la riflessione sulla possibile cancellazione dei 500 euro. Questa conferma ufficiale è arrivata dalla parole del vice presidente della Bce, il vice presidente Vítor Constâncio, che ha affrontato questo tema davanti alla commissione Economia del Parlamento europeo. “La cancellazione dei 500 euro merita sicuramente una discussione”, ha dichiarato il banchiere centrale vice di Draghi all’Eurotower di Francoforte. La risposta di Vítor Constâncio è arrivata in seguito ad una domanda sull’utilità di una banconota che secondo un recente studio della Bank of America incentiva l’economia sommersa, ed è particolarmente apprezzata dalla criminalità organizzata.

SCARSO UTILIZZO – Vítor Constâncio è stato il primo esponente della Banca centrale europea ad ammettere apertamente la possibilità di cancellare di ritirare dalla circolazione i 500 euro. Finora da Francoforte era stata sempre smentita questa possibilità. Il vice presidente della Bce ha rimarcato come questo taglio “non sia utilizzato abitualmente dalla persone, e di conseguenza il sistema di pagamento dell’unione monetaria non ha un bisogno pressante della loro esistenza”. Constâncio ha rimarcato uno degli aspetti critici dei 500 euro, ovvero lo scarso utilizzo della gente comune. Per questo motivo la banconota è stata soprannominata Bin Laden in Spagna, perché tutte le persone sanno che esiste, ma in realtà nessuno o quasi le ha mai viste. Secondo le informazioni della Banca centrale europea nell’unione monetaria circolano 600 milioni di esemplari dei 500 euro, per un valore complessivo superiore ai 290 miliardi. Questo dato corrisponde ad un terzo del valore di tutte le banconote che sono attualmente in circolazione.

SVOLTA SUI BIN LADEN – Le dichiarazioni del vice presidente della Bce rappresentano soprattutto una significativa svolta rispetto alla più recente presa di posizione di Mario Draghi sul tema. Il governatore dell’Eurotower aveva infatti scritto in una lettera inviata al Parlamento europeo a febbraio che la banconota da 500 avesse un importante funzione di tutela del valore. Una svolta “stupefacente” secondo Die Welt, perché Constâncio ha sostanzialmente condiviso le posizioni di chi critica la circolazione di una banconota dal taglio così significativo. Secondo uno studio di Bank of America infatti una parte rilevante degli utilizzatori dei 500 euro sono gli attori economici che operano nel sommerso od in altre attività illecite, che utilizzano queste banconote per nascondere le loro transazioni. Anche per questo motivo altri importanti paesi industrializzati hanno cancellato i loro tagli di maggior valore. Nel 1969 il presidente Nixon ritirò dalla circolazione i 500 dollari, mentre in Canada sono stati ritirati nel 2000 i 1000 dollari.

MONETA RECORD – Nessun’altra valuta di riferimento ha una banconota di così grande valore come i 500 euro. A Singapore circolano tagli da 10 mila dollari, che corrispondono a circa 7 mila euro, mentre nella Svizzera c’è la banconota da 1000 franchi che sono equivalenti a 800 euro, più o meno. La maggior parte degli europei, sottolinea Die Welt, non ha mai visto questo taglio, anche se staticamente ogni cittadino dell’eurozona ne possiede una frazione significativa. Il quotidiano tedesco, piuttosto ironicamente, evidenzia come i 500 euro “vivano in Spagna”. Un quinto di essi circola all’interno dell’economia iberica, dove sono stati uno dei mezzi di pagamento più utilizzati per tutte le attività in nero legate alla bolla immobiliare. Il peso complessivo della Spagna rispetto al Pil dell’eurozona è solo l’11,5%. L’intreccio tra i cosiddetti “Bin Laden” e l’economia sommersa è evidenziato anche dalla riduzione della loro circolazione verificatasi dopo lo scoppio della crisi finanziaria; il picco è stato raggiunto pochi anni fa, quando l’ammontare complessivo dei 500 euro era superiore ai 300, mentre ora sono scesi a 290 miliardi.

 

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