A Bologna nel presepe, al posto della mangiatoia, c’è un gommone. Il vescovo: «Non va bene»

04/12/2017 di Redazione

Nel paese di Castenaso, in provincia di Bologna, al posto della mangiatoia c’è un gommone per migranti. È questo il gesto simbolico scelto dal sindaco della cittadina per un presepe a tema, che possa invitare la cittadinanza a riflettere sulle rotte dell’immigrazione, sull’accoglienza, sul momento storico che i paesi del Mediterraneo stanno attraversando.

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GOMMONE NEL PRESEPE, IL MONITO DEL VESCOVO

Una scelta di carattere che, tuttavia, non è piaciuta alla curia. Il vescovo emerito di Bologna Ernesto Vecchi ha criticato la sacra rappresentazione, manifestando tutte le sue perplessità in un’intervista al Resto del Carlino. Secondo il vescovo, infatti: «il nucleo centrale di un presepe prevede il bambino in fasce deposto in una mangiatoia, e deve essere rispettato alla lettera. Non ho niente da ridire sul fatto che il gommone possa essere inserito nella rappresentazione, ma si sarebbe dovuto collocarlo in un’altra parte e non avrebbe dovuto ospitare il bambinello e la Madonna».

GOMMONE NEL PRESEPE, LA SCOMMESSA DEL SINDACO

La scelta del sindaco di Castenaso, Stefano Sermenghi, era già stata ampiamente criticata da tantissimi utenti dei social network, che avevano definito «agghiacciante» la novità proposta. In realtà, secondo il primo cittadino, si tratta di un messaggio molto forte: «Noi qui facciamo accoglienza da anni e nessuno dei cittadini se ne è mai accorto – aveva detto ai microfoni di Sky TG 24 -, perché l’accoglienza si può fare, si può fare integrazione e si può chiedere a chi arriva qui di rispettare le leggi. Questo è lo spirito con cui abbiamo allestito questo presepe».

Tuttavia, questa sua idea, ora, pare essere stata sconfessata anche dal vescovo emerito della città felsinea. A Natale mancano esattamente 21 giorni: riuscirà la mangiatoia con il gommone dei migranti a resistere fino a quella data?

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