Sebastian Kurz, chi è il leader che ha conquistato l’Austria

16/10/2017 di Redazione

L’Austria vira a destra e sceglie i popolari di Sebastian Kurz, formazione tornata al primo posto dopo quindici anni dopo l’arrivo del giovane leader, di soli 31 anni. Conservatore, nazionalista, nato il 2 agosto 1986 ha alle spalle già una lunga carriera. È figlio di un’insegnante e un ingegnere, ma ha abbandonato gli studi in legge per dedicarsi a tempo pieno alla politica. L’ascesa è stata rapidissima. A soli 24 anni, nel 2010, è stato nominato sottosegretario all’Integrazione, un anno dopo è diventato deputato, a 26 anni poi, nel 2013, è passato agli Esteri, dove si è contraddistinto per le sue posizioni di fermo contrasto all’immigrazione. Nel 2015 ha ospitato l’accordo sul nucleare iraniano.

 

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SEBASTIAN KURZ, UN LEADER DA GRANDI PLATEE

Di sé Sebastian Kurz dice che non era intenzionato a fare il politico di professione e che la politica è stata un’occasione che gli è passata vicino e ha preso al volo. È riuscito a conquistare gli austriaci in pochi mesi ma aveva già dimostrato negli ultimi anni di sentirsi a proprio agio davanti ad un grande pubblico e sulle platee del mondo. Nei suoi viaggi a New York per l’Assemblea Onu ad esempio partecipava solo ad incontri di alto livello, è riuscito a diventare una star della diplomazia internazionale anche grazie ai suoi modi garbati, l’eleganza, il volto fanciullesco. In lui gli austriaci hanno probabilmente visto in lui anche qualcosa di romantico. La nuova first lady, la compagna del leader, Susanne Thier, non lo ha lasciato in tutta la campagna elettorale.

SEBASTIAN KURZ, IL SUCCESSO SUI TEMI DEI MIGRANTI

Meno romantiche sono le posizioni politiche, molto radicali. Sebastian Kurz ha vinto le elezioni dopo una campagna incentrata sulla questione profughi e sull’impegno assunto da ministro di imprimere una stretta sui migranti. Nel 2014 dichiarava di essere contrario all’invio di armi a sostegno della popolazione dei curdi iracheni attaccata dai combattenti dell’Isis e di essere favorevole all’invio di soli aiuti umanitari. Lo scorso luglio, invece, durante un incontro con il nostro ministro degli Esteri Alfano ha proposto come soluzione per diminuire i flussi di migranti dall’Africa, l’interruzione del traghettamento di isole come Lampedusa verso la terraferma.

(Foto Zumapress da archivio Ansa. Credit: Pan Xu / Xinhua via ZUMA Wire)

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