Il MoVimento 5 stelle non sostiene lo Ius Soli (e lo mette in bilico)

14/06/2017 di Redazione

«Quello che ci propinano è un pastrocchio all’italiana che vuol dare un contentino politico a chi ancora si nutre di ideologie. Concedere la cittadinanza italiana significa concedere la cittadinanza europea, quindi un tema così delicato deve essere preceduto da una discussione ed una concertazione con gli stati dellUnione europea, per avere regole uniformi. Per questi motivi il MoVimento 5 stelle, coerentemente con quanto già fatto alla Camera, sul tema dello Ius Soli esprimerà voto di astensione». Lo annuncia il Movimento 5 stelle in un post sul blog di Beppe Grillo. Il riferimento è alla legge sulla cittadinanza, ovvero lo Ius Soli e lo Ius culturae. La proposta, già approvata dalla Camera, è ferma da mesi in commissione Affari costituzionali. Entro oggi è atteso il via libera senza mandato alla relatrice, Doris Lo Moro (Pd), così da consentire l’arrivo in aula del provvedimento per domani, come stabilito nella Capigruppo.

GRILLO IUS SOLI: IL DDL DIRETTAMENTE IN AULA PER EVITARE OSTRUZIONISMO LEGA NORD

Si va dritti in aula per superare l’ostruzionismo della Lega che ha presentato in commissione oltre 7mila emendamenti. A Palazzo Madama però l’astensione significa voto contrario. Così, anche grazie alle posizioni della destra e di Alternativa popolare la legge rischia di saltare. «Quando lEuropa serve non cè – spiegano sul blog – Questa Europa la ricorderemo solamente per la Banca centrale europea, per leuro e per i vincoli che impone ai paesi più deboli, passando come un carro armato sui danni alle economie nazionali. Ma quando si tratta di grandi temi, là dove si dimostra di essere o meno una comunità, ciascun Paese si chiude nei propri confini e viene meno alle sue responsabilità».

Curioso che non ci siano retweet e condivisioni degni di nota tra i senatori 5 stelle. Illuminanti i commenti sotto al post Facebook del leader M5S: «Andate sempre più a destra. A quando la marcia su Roma con Salvini? Fate pena!!!» e ancora, «Quando si dice la coerenza… appena entrati in parlamento lo proponeste voi».

(Foto: ANSA / TOMMASO CROCCHIONI)

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