Falsi terremotati, beneficenza-truffa e caro affitto: ecco gli sciacalli del sisma al Centro Italia

13/03/2017 di Redazione

Falsi terremotati che rubano allo Stato i 600 euro al mese di contributo per l’autonoma sistemazione. Truffatori che utilizzano in nome di Amatrice per vendere braccialetti o magliette con la promessa di fare beneficenza ma che in realtà tengono per sé l’incasso. Proprietari di care che in nome delle leggi di mercato alzano il canone di affitto a chi ha perso tutto lucrando così sulla disperazione di una famiglia. Sono gli sciacalli del terremoto che negli ultimi mesi ha colpito il Centro Italia di cui si occupa oggi un’inchiesta di Repubblica a firma di Giuliano Foschini e Fabio Tonacci.

 

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FALSI TERREMOTATI

Sono tre le Procure (di Rieti, Fermo e Macerata) che indagano su persone hanno chiesto di accedere ai contributi pubblici per la sistemazione provvisoria. Si tratta di una trentina di cittadini dei comuni colpiti dal sisma che hanno dichiarato di non avere più una casa ma che in realtà non avrebbero diritto al sostegno:

Il Cas, il Contributo di autonoma sistemazione varia da 400 a 1.100 euro a seconda della composizione del nucleo famigliare: ne ha diritto chi risiedeva stabilmente e in modo continuativo nelle zone colpite dal sisma e non vuole trasferirsi negli alberghi della costa adriatica o sul Lago Trasimeno. Ebbene, dalle segnalazioni raccolte dai magistrati, emergono “finti terremotati” (dei trenta, la maggior parte sono di Roma) che cercano di far passare la seconda casa come prima, sostenendo di non avere altro posto dove andare. C’è un romano che ha avuto l’idea di chiedere i soldi a nome della sua anziana madre. Che però risiede stabilmente non ad Amatrice, ma nella casa di cura dove è stata messa da anni. La procedura per richiedere il contributo si basa sull’autocertificazione e sono i sindaci a dover verificare la correttezza della documentazione, ma in situazioni di emergenza, con gli uffici comunali anch’essi sfollati in qualche container, il controllo diventa difficile.

CARO AFFITTI

Altro caso di truffa (o meglio, speculazione) legata al terremoto è quella del caro affitto nelle zone vicine ai 131 comuni colpiti. Il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, ha denunciato l’«applicazione della fredda logica del mercato». I locatari avrebbero rialzato il canone per le famiglie con contributo Cas. Qualche agente immobiliare ha segnalato l’aumento da 400 a 800 euro mensili per una casa di 100 metri quadrati. I prezzi sarebbero aumentati in diverse zone delle Marche. Lungo la costa sarebbero stati riempiti appartamenti difficili da affittare in inverno.

BENEFICENZA-TRUFFA

Infine, la procura di Rieti, raccontano ancora Foschini e Tonacci su Repubblica, sta lavorando su quattro casi di beneficenza organizzata a nome di Amatrice ma priva di qualsiasi autorizzazione da parte dell’amministrazione comunale. Nel mirino una piattaforma online scoperta dai finanzieri a settembre che vendeva t-shirt per una presunta campagna a favore del comune colpito dal sisma. Sulle magliette era stampato il centro storico del paese. Era senza autorizzazione anche un’azienda salentina che a settembre ha venduto a settembre braccialetti con i colori e il logo di Amatrice.

(Foto: ANSA / GRILLOTTI)

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