«PD e sinistra di nuovo insieme per combattere le nuove schiavitù, tra migranti e italiani»

15/12/2016 di Redazione

Laura Boldrini apprezza la discontinuità rappresentata dal Governo Gentiloni, e rimarca come il PD debba tornare a parlare con i corpi intermedi per affrontare il disagio sociale manifestatosi con il trionfo del No tra i giovani e nel Sud. La presidente della Camera chiede unità tra PD e forze di sinistra, che però parta dai programmi e non dalle alleanze tra gruppi dirigenti, come spiega in un’intervista ad Aldo Cazzullo del Corriere della Sera.

LAURA BOLDRINI CHIEDE UNA SVOLTA A PD E SINISTRA

Nel colloquio con la testata diretta da Luciano Fontana Boldrini ha espresso diverse considerazioni politiche, che abitualmente non svolge visto il suo ruolo di terza carica dello Stato. Pur esprimendo giudizio favorevole sui nuovi toni e contenuti di Gentiloni, Boldrini avrebbe auspicato una svolta più incisiva.

Anch’io mi sarei aspettata qualche segnale in più di cambiamento. Ora il Pd dovrà cogliere il malessere del Paese che si è manifestato con il referendum. Altrimenti saranno altri a farlo, a loro modo: con slogan efficaci ma non praticabili; con ricette che non funzionano Mi auguro che la sinistra, e soprattutto il Pd, riprenda il dialogo con le forze sociali, con i corpi intermedi. La sinistra si deve riappropriare dei suoi valori che ha considerato desueti: combattere le disuguaglianze, lottare contro le nuove forme di schiavitù, tra i migranti ma anche tra gli italiani.

LAURA BOLDRINI PER NUOVA UNITÀ A SINISTRA

Laura Boldrini elenca alcune misure che secondo lei il Governo Gentiloni dovrebbe prendere, come la tassazione dei patrimoni per sgravare le tasse sul lavoro, e il ripensamento di uno strumento come i voucher. Per il presidente della Camera è necessario un nuovo incontro tra il PD e le forze di sinistra, che parta dai contenuti, e non dalle alleanze tra classi dirigenti.

Se alle prossime elezioni si vuole vincere non c’è altra alternativa che tornare insieme, e ritrovare il terreno comune. Se no ci dobbiamo assumere la responsabilità che al governo vadano altri… Bisogna ritrovare un terreno comune, e quindi apprezzo lo sforzo di Pisapia. Però prima che di alleanze dobbiamo parlare di programmi.

LAURA BOLDRINI E IL REFERENDUM COSTITUZIONALE

Laura Boldrini non dice a Cazzullo cosa abbia votato al referendum costituzionale, rimarcando però come la divisione a sinistra su questo tema debba essere superata.
Non lo dico perché il mio ruolo mi richiede terzietà, e anche perché penso non sia utile alla discussione futura. Nel campo progressista c’è chi ha votato No, e c’è chi ha votato Sì. Bisogna essere maturi e generosi, capire che la posta in ballo è troppo grande. Bisogna saper guardare oltre
Dopo aver stigmatizzato le falsità dette sul vitalizio dei parlamentari, Laura Boldrini rimarca come sulla legge elettorale la scelta, che spetta al Parlamento, non potrà prescindere dalla sentenza della Corte costituzionale.

Bisogna trovare una sintesi tra due esigenze: rappresentanza e governabilità. Il Mattarellum è una base su cui ragionare. Una formula che di sicuro sarà all’attenzione del Parlamento.

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