Italiani, un popolo in contanti: il sommerso produce 200 miliardi l’anno

19/10/2016 di Redazione

Duecentocinque miliardi di euro di economia sommersa (pari a 12,9% della ricchezza nazionale), 300 miliardi frutto di illeciti fiscali trasferiti nei paradisi di tutto il mondo (stima del procuratore capo di Milano), 150 miliardi di capitali liquidi conservati nelle cassette di sicurezza. Sono alcune delle cifre elencate oggi da Ettore Livini su Repubblica in un articolo che descrive quanto l’Italia sia un paese che utilizza ancora troppo il contante, e molto spesso lo fa per sfuggire al Fisco.

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ITALIA E CONTANTI, SOLO 30,1 OPERAZIONI L’ANNO CON MONETA ELETTRONICA

In sostanza, gli 1,7 milioni di euro in banconote sequestrate all’ex re dei paparazzi Fabrizio Corona rappresentano solo un piccolo caso di una prassi, quella di nascondere denaro allo Stato, molto consolidata. Molti evasori vivono su mare di banconote fantasma. Mentre anche chi non ha nulla da nascondere fa fatica ad abituarsi all’utilizzo della moneta elettronica. Avviene in banconote l’87% degli scambi:

Ben 87 transazioni su 100 coinvolgono ancora il passaggio di mano di banconote.
L’obbligo del Pos per esercenti, il tetto a 3mila euro per le operazioni in moneta e il boom degli acquisti online non sono bastati a incrinare la storica diffidenza tricolore per la moneta elettronica: carte di credito, bancomat & c. hanno il difetto di lasciare le impronte digitali di venditore e acquirente su ogni transazione, trasformandola in un libro aperto per gli occhiuti ispettori del fisco. E così, non a caso, siamo la Cenerentola d’Europa per l’uso di questo strumento di pagamento con la miseria di 30,1 operazioni pro-capite l’anno.
Il risultato sono stati fenomeni al limite del paranormale valutario come l’incredibile vicenda delle banconote da 500 euro. Bandite dalla Bce dal 2018 perché arma segreta di delinquenza organizzata ed evasori (in un solo pacchetto di sigarette ce ne stanno per un totale di 22mila euro). L’Italia del nero diffuso sembrava disporre di una sorta di stamperia clandestina delle monete di questo taglio. Nel 2014 – l’ultimo anno per cui ci sono dati disponibili – le banche hanno consegnato ai loro clienti 83 milioni di controvalore in banconote da 500. Negli stessi 12 mesi gli italiani ne hanno depositate per 9 miliardi.

Sono 59,5 i miliardi di euro emersi dopo la prima voluntary disclosure, alla quale hanno aderito 130mila soggetti procurando un gettito di 3,8 miliardi. Ammonta a 2.093 euro l’anno invece l’evasione media degli italiani. Il record viene registrato al Centro, con 2.936. Segue il Nord con 2.532 euro.

(Foto da archivio Ansa)

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