Tarcisio Bertone: «A Roma 30 Cardinali hanno case più grandi della mia»

01/04/2016 di Maghdi Abo Abia

Tarcisio Bertone non ci sta e in un’intervista al Corriere della Sera si difende dalle accuse sul suo attico dopo la decisione del Vaticano di aprire un’indagine a carico di due ex manager dell’Ospedale Bambino Gesù: «Guardi, fosse per me potevo pure tornarmene al mio paese, però qui ho ancora del lavoro, del resto sono quarant’anni che presto servizio in Vaticano, e poi sarebbe come dargliela vinta a tutti quelli che mi attaccano, agli avversari che vogliono solo quello…».

TARCISIO BERTONE: «COSA FACCIAMO, RICAVIAMO MONOLOCALI NELLE CASE?»

Tarcisio Bertone ribadisce che la casa gli è stata assegnata dal Governatorato e che non è colpa sua se è di 300 metri quadri, e non 700, anche perché all’epoca della sua costruzione le facevano grandi. Non solo, a Roma ci sarebbero 30 Cardinali che vivono in case ancora più grandi:

«Mi fu assegnato d’accordo col Governatorato e col Papa. Non è questione di grande o piccolo: era libero questo. Del resto le metrature degli appartamenti disponibili tendono ad essere ampie, ai tempi li facevano così. Ci sarà una trentina di cardinali che vive in appartamenti anche più grandi. D’altra parte che si può fare, ricavarne monolocali? Si ha idea di quanto costerebbe…»

TARCISIO BERTONE, «L’ATTICO? UNO SPAZIO CONDOMINIALE SISTEMATO IN QUANTO FILTRAVA ACQUA»

Il famoso attico del Cardinale Tarcisio Bertone poi non è altro che uno spazio condominiale, ristrutturato più per necessità che per bellezza:

«Se penso a tutto quello che è stato scritto… L’attico che non è un attico, per dire: io sto sotto, al terzo piano. Il terrazzo è condominiale, ci passeggiano tutti gli inquilini. Mi hanno anche ringraziato per i lavori. Li ho fatti perché era così disastrato che filtrava l’acqua, quando già ci abitavo mi pioveva in camera da letto»

TARCISIO BERTONE, «LE FATTURE? NON SAPEVO NIENTE»

A proposito di fatture, Il cardinale Bertone dice di essere all’oscuro di quanto stesse accadendo alle sue spalle

«Proprio così, secondo le fatture che mi aveva mandato il Governatorato. Solo dopo sono saltati fuori pagamenti ulteriori, si parlava di duecentomila e adesso vedo che sarebbero addirittura 422 mila euro, più del doppio. Di queste manovre, di questa filiera di pagamenti io non sapevo assolutamente nulla. Leggo di fatturazioni fuori dall’Italia, è stranissimo che si combini
una manovra simile…».

TARCISIO BERTONE, «RISARCIMENTO AL BAMBINO GESU’? VERGOGNOSO DIRLO»

E anche la donazione di 150.000 euro al Bambino Gesù non va intesa come un risarcimento, idea ritenuta “vergognosa”

«Considerato il danno provocato da altri, ho voluto fare una donazione volontaria per sostenere la ricerca sulle malattie rare. È vergognoso che alcuni continuino a parlare di “risarcimento”. Io non ho restituito nulla perché non ho rubato nulla»

TARCISIO BERTONE, «BERTONE FA SEMPRE NOTIZIA»

Infine il Cardinale Tarcisio Bertone chiude evocando l’idea che le notizie sul suo attico servano a distogliere l’attenzione al caso Vatileaks:

«Mi pare una manovra evidente per distogliere l’attenzione dal processo VatiLeaks. Che altro motivo ci sarebbe per uscire adesso? Bertone fa sempre notizia»

 

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