Pierluigi Boschi e il Cda di Banca Etruria sotto inchiesta. Indagine per bancarotta

20/03/2016 di Redazione

Pierluigi Boschi sotto inchiesta con il Cda Banca Etruria: lo rivela il Corriere della Sera

L’intero Cda di Banca Etruria guidato da Lorenzo Rosi è finito sotto inchiesta nell’inchiesta della Procura di Arezzo per bancarotta fraudolente. Tradotto, coinvolto è anche Pierluigi Boschi, il padre del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi. A rivelarlo è il Corriere della Sera, spiegando come ad essere contestati siano stipendi e buonuscite elargite in maniera illecita.

PIERLUIGI BOSCHI, SOTTO INCHIESTA IL PAPÀ DI MARIA ELENA E IL CDA DI BANCA ETRURIA

Sotto osservazione c’è soprattutto una liquidazione da un milione e 200mila euro. Fu concessa dall’ultimo Cda all’allora direttore generale Luca Bronchi. Scrive Fiorenza Sarzanini:

L’indagine avviata dalla procura di Arezzo arriva dunque alla svolta. Dopo le nuove sanzioni erogate da Bankitalia per un totale di due milioni e duecentomila euro (Rosi e Boschi rispondono ciascuno per 130mila euro), i pubblici ministeri guidati dal procuratore Roberto Rossi si concentrano sulle operazioni che hanno svuotato le casse dell’Istituto di credito causandone il fallimento. E delegano alla Guardia di Finanza nuovi accertamenti sulla delibera approvata nel corso della riunione del Cda del 30 giugno 2014 che chiudeva il rapporto con il direttore generale Luca Bronchi, concedendogli un indennizzo da un milione e 200mila euro. L’obiettivo è evidente: ottenere il sequestro della somma elargita al manager, che è accusato di concorso nello stesso reato contestato agli amministratori.

 

PIERLUIGI BOSCHI SOTTO INCHIESTA, LE REAZIONI

Boschi aveva già avvertito mesi fa che, anche qualora fosse arrivato un avviso di garanzia al padre, non avrebbe fatto un passo indietro.«Se mio padre venisse indagato, come qualunque altro cittadino dovrebbe trovarsi un avvocato, ma questo non avrebbe un impatto su di me. La responsabilità penale è personale e poi un’indagine non è una condanna», aveva rivendicato. Alla Camera si era invece salvata da una mozione di sfiducia individuale, con le opposizioni in ordine sparso.

Subito si stanno però scatenando le prime reazioni politiche: «Il padre del Ministro Boschi sotto inchiesta. Chissà se farà “5 km a piedi al giorno” anche per andare in tribunale. Risarcite i truffati!», ha attaccato via Twitter il grillino Alessandro Di Battista, membro del direttorio M5S, citando una frase che il ministro delle Riforme pronunciò in Aula quando riferì sul caso Banca Etruria.

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