Jeremy Corbyn non canta l’inno: scoppia la polemica nel Regno Unito

Jeremy Corbyn resta in silenzio durante l’inno nazionale alla cerimonia per i 75 anni della Battaglia d’Inghilterra e nel Regno Unito scoppia la polemica sul nuovo leader laburista. La cerimonia si è svolta ieri nella cattedrale di Saint Paul, nel cuore di Londra, per commemorare i piloti della RAF che, nell’autunno del 1940, combatterono contro i nemici della Luftwaffe nei cieli della Gran Bretagna. Corbyn – che come sottolinea il Daily Mail si è presentato con i pantaloni di colore diverso dalla giacca – è stato duramente criticato per non aver cantato God Save The Queen insieme a tutte le autorità presenti nella cattedrale.

«NON HA CANTATO L’INNO DI PROPOSITO» –

Un gesto che non è passato inosservato, sopratutto se unito al duro attacco che Corbyn ha riservato poi all’attuale governo britannico. Come riferisce il Corriere della Sera, il leader laburista ha poi parlato alla conferenza dell confederazione dei sindacati britannici, riservando parole fortemente critiche al governo di Cameron:

Accolto dalla standing ovation dei delegati che affollavano la sala congressi del Brighton Centre, il nuovo leader laburista ha illustrato il suo manifesto politico, annunciando una dura opposizione contro la legge di riforma del welfare, in discussione in Parlamento. «Dicono di noi che ignoriamo il deficit; spendono miliardi per tagliare le tasse alle famiglie più ricche e alle aziende con i maggiori profitti. Loro negano la povertà», ha affermato Corbyn. Il nuovo numero uno laburista si è anche difeso dall’accusa di avere ignorato le donne per gli incarichi di maggior rilievo nel governo ombra annunciato ieri. «Abbiamo nominato un gabinetto ombra che per la prima volta ha una maggioranza di donne», ha detto, sottolineando che dal giorno della sua elezione il partito laburista ha già guadagnato 30mila nuove iscrizioni, portando il totale degli iscritti a circa 300mila.

Sulla faccenda dll’inno non cantato, Corbyn ha poi difeso le proprie azioni: il Daily Mail riporta le parole del portavoce del leader laburista che ha riferito che «ha partecipato per rispetto a coloro che hanno combattuto», ma confermando che Corbyn non avrebbe intonato l’inno di proposito, pur «restando in piedi in rispettoso silenzio».

(Photocredit copertina: EPA/JONATHAN BRADY/PA – ANSA)

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