Chiusa per peste parte dello Yosemite National Park

Scoiattoli e pulci sono i maggiori indiziati come portatori del contagio che ha infettato due persone con il batterio della peste nel parco nazionale dello Yosemite, in California.

 Scoiattolo americano (Photo by Richard Heathcote/Getty Images)
Scoiattolo americano (Photo by Richard Heathcote/Getty Images)

DUE CASI DI PESTE AL YOSEMITE NATIONAL PARK –

Gli ufficiali sanitari americani hanno chiuso una parte del Yosemite National Park dopo che è spuntato un secondo caso d’infezione da peste tra i turisti. Una forma di peste fortunatamente poco pericolosa e trattabile con gli antibiotici e che si ritiene sia stata diffusa dagli scoiattoli e dalle loro pulci, un po’ come accadeva nel medioevo con quelle dei topi. Il mese scorso ad ammalarsi era stato un bambino proveniente dalla California, che poi si è ripreso egregiamente. Ora è toccato a un turista proveniente dalla Georgia, che ha visitato la Sierra National Forest nei primi giorni d’agosto.

LEGGI ANCHE: La bambina che ha commosso il ranger dello Yosemite park

VIA ALLA PROFILASSI ALLO YOSEMITE NATIONAL PARK –

Chiuso anche il campeggio del Tuolumne Meadows Campground fino a venerdì, l’area sarà trattata con insetticidi. La peste può risultare mortale se non trattata, ma i sintomi sono molto più pesanti di quelli di una comune influenza ed è abbastanza facile da diagnosticare. Dal 1970 la California ha registrato appena 40 casi e 9 decessi a causa della peste. Abbastanza comune negli animali che vivono allo stato selvatico, è difficilmente trasmessa all’uomo, che si difende efficacemente con l’igiene.

 

Share this article