Sergio Staino, le vignette di Bobo in mostra a Roma – Foto

Sergio Staino e le vignette di Bobo in mostra a Roma dal 6 maggio al 23 agosto al Macro di Testaccio: lo spazio espositivo dell’Arte Contemporanea romana accoglie la mostra a cura di Claudio Caprara e Maurizio Boldrini, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma, organizzata da Zètema Progetto Cultura. Il fumettista toscano si racconta in un’intervista al media del Corriere della Sera Io Donna in cui spiega il rapporto fra Bobo e sua moglie Bibi, le posizioni politiche del suo famoso personaggio, il suo rapporto con i figli.

SERGIO STAINO LE VIGNETTE DI BOBO IN MOSTRA A ROMA

Ecco alcune delle vignette esposte alla mostra.

Staino, intervistato dal femminile del Corriere della Sera, spiega il suo rapporto con la sua creatura fumettistica.

Qual è la chiave di lettura della vita suggerita da Bobo, il suo alter ego a fumetti?
Bobo professa la religione del dubbio. L’idea è quella di invitare ad analizzare sempre tutto, a vedere cosa c’è dietro quella parvenza di sicurezza che le istituzioni tendono a consegnarci. A capire il perché di questo.

La “forza” di Bobo?
È Bibi ovvero Bruna, mia moglie. Lei è il mio valore aggiunto.

Bobo e Bibi vanno d’accordo?
Sono come siamo noi due nella vita di tutti i giorni. Bibi punge e sfida. Bobo arrossisce e sceglie il silenzio. Si scontrano perché sono diversi culturalmente: io sono il classico italiano, passionale, estroverso, urlatore, voglioso di conoscere tutti gli aspetti del mondo. Lei esprime la cultura nord-americana, più fredda e concreta, professionale e formalmente precisa anche nelle faccende di coppia. E’ da questa diversità che nascono le scintille ed è questo che ci unisce.

Trasferire in un fumetto la vita è una “Terapia di coppia”?
Sì, è una fortuna poter scaricare in una serie vignette problemi, imbarazzi, discussioni, frustrazioni e delusioni quotidiane. Mia moglie ha sempre approvato questa trasparenza.

Qual è il segreto per resistere 40 anni insieme?
Rimanere sempre un po’ misteriosi. Mai essere scontati e mai cadere nel conformismo. Bisogna sempre saper stupire l’altro. E guardare gli scontri con occhio satirico. Le cose più tragiche così diventano più “leggere” e si affrontano meglio.

La tomba dell’amore è…
La noia.

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