Italicum, la minoranza Pd pronta a non votare

Italicum, la minoranza Pd è pronta a non votare la riforma elettorale fortemente voluta dal presidente del consiglio dei Ministri Matteo Renzi: Area Riformista, la corrente della sinistra interna,  annuncia il suo voto contrario alla nuova normativa elettorale se non saranno accolte le modifiche che la componente che fa capo a Roberto Speranza, capogruppo alla Camera, e a Pierluigi Bersani, sostiene. Tuttavia, per non ostacolare il cammino della riforma, i componenti di Area Riformista si faranno sostituire in commissione. 

ITALICUM, LA MINORANZA PD PRONTA A NON VOTARE

In aula, poi, i parlamentari invocheranno la libertà di coscienza. Alla conclusione dell’assemblea di Area Riformista che ha precisato quale comportamento i deputati terranno durante l’assemblea del gruppo Pd alla Camera.

All’assemblea del gruppo del Pd di domani sera [Area Riformista] voterà contro l’Italicum se il premier-segretario Matteo Renzi non aprirà alle modifiche richieste. La posizione da tenere poi in Aula verrà poi decisa successivamente. Tuttavia gli esponenti di Area riformista in Commissione Affari costituzionali della Camera contrari all’Italicum chiederanno di essere sostituiti per evitare di votare in maniera difforme dalle indicazioni del gruppo

Così Repubblica. A stretto giro arriva la risposta di Matteo Renzi in persona.

Vediamo la fine, dopo mesi passati a discutere abbiamo detto ‘basta si decide’. Non è il Monopoli dove c’è la casella ‘tornate al vicolo corto’

Le parole del premier vengono riportate dal Fatto Quotidiano. A sbloccare la situazione potrebbe essere il cosiddetto “Lodo Boccia”.

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ITALICUM FORZA ITALIA DICE NO

Francesco Boccia,  presidente della commissione Bilancio a Montecitorio  propone “un accordo politico”, una garanzia di approvazione contestuale di riforme costituzionali e legge elettorale entro il prossimo luglio, in modo da paralizzare le polemiche incrociate e i sospetti su una possibile volontà di andare al voto anzitempo.

Io voglio correre, da questo punto di vista sono d’accordo con Renzi ma facendo le cose che durano cinquant’anni e non cinque. Stiamo discutendo la legge elettorale e non un decreto qualsiasi. Stiamo parlando delle regole con cui funziona la nostra democrazia, della legge elettorale correlata alla riforma costituzionale

Conferma invece il suo totale no alla riforma Forza Italia, come Brunetta dice

La paura insomma che Matteo Renzi voglia approvare la riforma elettorale e “strappare” per portare il paese al voto non sembra proprio sopita.

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