La Lega Nord lascia la sede di Via Bellerio. Ma dove va?

Si chiude un’epoca. La Lega Nord è pronta ad abbandonare la sede storica di Via Bellerio, acquistata nel 1993 a 14 miliardi di lire da Umberto Bossi. Colpa dei costi eccessivi e della crisi economica che ha colpito il Partito. Ma dove andrà dopo? Non si sa ancora. Tutto dipende da quando, ed a quanto, si riuscirà a vendere l’ex fabbrica farmaceutica Meazzi.

La Lega Nord lascia la sede di Via Bellerio. Ma dove va?
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LA SEDE COSTA TROPPI SOLDI – Il portone della sede resterà chiuso fino al prossimo lunedì. Ma da quel momento, come spiega il Corriere della Sera, l’attività sarà limitata a pochi locali, appartenenti a La Padania, giornale chiuso lo scorso primo dicembre, in una palazzina separata. L’obiettivo è quello di risparmiare sul riscaldamento, sulla pulizia e sulle spese correnti. Una mossa necessaria per venire incontro alla riduzione del finanziamento pubblico ai partiti, finanziamento che sparirà nel 2017.

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IL SIMBOLO DELLA LEGA DI BOSSI – I dipendenti saranno al massimo sei. Matteo Salvini spera nei volontari, ma certo i numeri non saranno superiori ai 71 dipendenti della Lega per i quali il Partito ha chiesto la cassa-integrazione a zero ore. La situazione potrebbe sbloccarsi con la vendita della sede, ma manca l’acquirente. Colpa delle spese. Ed ora l’impresa di Umberto Bossi, che acquistò quei 7.600 metri quadri ormai 22 anni fa in una zona popolare, un tempo industriale, ben lontana dai fasti e dai lussi del centro di Milano non sembra più così memorabile.

IL DECLINO – In Via Bellerio ci fu la perquisizione della polizia in cerca di prove sull’attività della Guardia Nazionale Padana, il cui responsabile era l’attuale Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. All’epoca uscì malconcio da un tafferuglio e fu condannato per resistenza a pubblico ufficiale. Dopo la malattia di Bossi nel 2004 la Lega iniziò ad allontanarsi da Via Bellerio. E con la sua caduta, ecco che emerse il gigantismo della sede. Ed ora è arrivata per lei la parola «fine».

 

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