Gettò l’acido sull’ex compagno di liceo: «Sono pentita. Vorrei finire l’università»

«Sì, mi rendo conto di aver fatto una cosa molto grave e ne sono pentita». Martina Levato, detenuta al carcere di San Vittore, riflette così sul terribile gesto che ha fatto domenica scorsa, quando ha lanciato un contenitore di acido muriatico contro un suo compagno di liceo Pietro Barbini, 22 anni. Il Corriere riporta le parole di chi ha modo in questi giorni di stare accanto alla ragazza di Bollate, all’interno del carcere di Milano: «Sembra distante, come se non parlasse di sé, ma di un’altra persona». Riporta il quotidiano:

Un gelido appiattimento delle emozioni. Come se un interruttore si fosse spento. Dopo che i poliziotti sono andati ad arrestarla, alle 3 di notte di quella domenica, in casa dei genitori a Bollate, a Nord della città. E dopo che nell’udienza del processo per direttissima, di fronte al pubblico ministero Marcello Musso, ha quasi urlato: «Sì, l’ho fatto». In quel momento forse Martina s’è strappata dal delirio che insieme al suo amante, Alexander Boettcher, 30 anni, sposato con un’altra donna, l’aveva trascinata fino a progettare l’agguato contro Pietro Barbini, 22 anni, ora ricoverato per le «drammatiche deturpazioni»

Un rapporto malato, con un Alexander (ora in silenzio e in fermo al carcere) che conservava un bisturi in casa «per incidere le sue iniziali sul corspo delle ragazze». Il quotidiano parla della relazione pericolosa tra i due:

E questo è forse il più evidente segnale di quell’attaccamento morboso e ossessivo che si era sviluppato tra i due amanti: per lui emergeva come ansia di possesso e sottomissione della ragazza; in lei alimentava invece un continuo terrore di essere abbandonata. Non è ancora una diagnosi, ma gli psichiatri del carcere parlano di una personalità «con tratti sia dipendenti, che passivo-aggressivi». Che significa: comportamenti di sottomissione, paura della separazione; aggressività covate e latenti.

Martina dice di «voler continuare a studiare, completare i quattro esami» che le mancano per finire la laurea specialistica in marketing alla Bocconi. Cerca di scagionare Alexander e parla di invasività di Pietro, l’ex compagno di liceo che le suggerì di mollare l’amante. E che a Natale compì un gesto che diede l’imput per la folle vendetta dei due:

Un’ossessione ingiustificata, infondata, ma esplosa con la violenza quando il 25 dicembre Pietro le ha mandato gli auguri di Natale. A quel punto Martina e Alexander hanno sfogato un deviato senso di vendetta, che per lei è stata, forse, anche una folle dimostrazione di «estrema devozione» all’uomo che si mostra su Facebook come Alexander the king

(Copertina credits screenshot Rainews)

Share this article