Face-sitting di massa a Londra contro le nuove regole per il porno

Un tratto di penna e tutta la produzione porno britannica si è ritrovata sottoposta ai limiti comuni per i film vietati ai minori, con l’effetto paradossale di penalizzare l’industria e d’istituire una serie di limiti arbitrari che sconfina nel ridicolo.

 

Palace_of_Westminster,_London_-_Feb_2007

LE NUOVE REGOLE PER IL PORNO BRITANNICO – In Gran Bretagna è successo che nell’Audiovisual Media Services Regulations 2014, il set di regole per le produzioni audiovisive che viene aggiornato ogni anno in Gran Bretagna, ha introdotto un emendamento al Communications Act del 2003 , mettendo il porno  Video on Demand (VoD)  venduto e prodotto in Gran Bretagna sotto il cappello delle regole sancite dal British Board of Film Classification (BBFC) per i DVD.

VIETATE ANCHE  LE SCULACCIATE – D’ora in poi la pornografia distribuita con il sistema del video on demand dovrà quindi sottostare alle stesse regole, il che vuol dire che pur potendo continuare a mostrare atti sessuali fin nei dettagli, dovrà evitare di produrre film nei quali siano compresi una serie di scene assolutamente vietate, tra le quali le frustate decise, le bastonate il facesitting, l’eiaculazione femminile, il fisting, le sculacciate, lo strangolamento e lo spargimento d’urina. Anche indossare una maschera antigas durante un atto sessuale sarà vietato….

Limiti che l’industria del porno giudica assurdi, se non addirittura discriminatori come nel caso della messa al bando dell’eiaculazione femminile, e che impatterebbero pesantemente sulle produzioni, oltre a mettere al bando buona parte degli archivi. Per questo oggi pornostar e sex worker si sono dati appuntamento di fronte al parlamento britannico rispondendo alla convocazione del Consenting Adult Action Network (CAAN) per difendere la loro libertà d’espressione, ma anche quella dei cittadini di acquistare e possedere materiale giudicato «illegale». Dal 2008 infatti è in vigore una legge «moralizzatrice» che già vieta il sesso cosiddetto estremo.

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UN PASTICCIO DA MORALISTI – Una legge dalle fondamenta incerte che ha già prodotto grossi guai a più di un cittadino, come chi è stato indagato e accusato di possedere materiale proibito perché trovato in possesso di un video nel quale si esibiva vestito da tigre. Il solerte denunciante e i giudici che hanno istruito il processo ritenevano violasse il divieto di sesso con animali, una chiara forzatura che tuttavia ha costretto l’accusato a spendere tempo, energie e denaro per evitare una condanna assurda. Per attirare maggiore attenzione i manifestanti insceneranno un face-sitting di massa, l’atto con il quale ci si «siede» sulla bocca del partner, attività che d’ora in poi diventa vietatissima da mostrare in video.

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