«Vi spiego perché l’Italia ci guadagna con l’addio all’euro»

27/02/2014 di Andrea Mollica

La figlia del defunto leader dell’estrema destra austriaca, Ulrike-Haider Quercia, scende in politica. La figlia di Jörg Haider vuole distruggere l’euro, e consiglia all’Italia di uscire dalla moneta unica. Secondo la sua opinione il nostro paese beneficerebbe dal ritorno alla lira.

Austrian far-right leader and governor o

ITALIA FUORI DALL’EURO – In Francia il  fronte dei no euro è guidato da Marine Le Pen. Anche in Austria la figlia di uno degli storici leader dell’estrema destra continentale, il defunto Jörg Haider, scende in politica per guidare la battaglia contro la moneta unica. Ulrike-Haider Quercia ha deciso di candidarsi per il BZÖ guidando il partito fondato dal padre dopo la scissione dei liberali austriaci alle prossime europee. La figlia di Haider vive sia che in Carinzia, la sua regione natale, che in Italia, dove si è sposata con un esperto di relazioni internazionali, Paolo Quercia, e dove insegna diritto costituzionale presso l’università privata Guglielmo Marconi di Roma. Secondo la capolista del BZÖ il nostro paese beneficerebbe dall’addio all’euro. La campagna elettorale della destra austriaca sarà scandita dalla lotta alla moneta unica, che penalizza non solo la Repubblica alpina, ma anche i paesi del Sud Europa come l’Italia. Per Ulrike Haider-Quercia il nostro paese non dovrebbe avere dubbi ad uscire dall’eurozona.

NO ALL’EURO – Al quotidiano austriaco Kurier la figlia di Haider rimarca come il progetto dell’unificazione monetaria del Vecchio Continente sia sostanzialmente fallito. « L’Europa deve permettere la possibilità di uscire dall’unione valutaria. L’euro è stato introdotto in un momento in cui le condizioni economiche non erano appropriate per l’unificazione. L’euro è stato infatti un progetto politico, e ci si è dimenticati di parlare con gli economisti per valutare se funzionasse. L’economia tedesca e quella greca non possono coesistere sotto un’unica moneta. Per questo la Grecia avrebbe dovuto uscire dall’euro. L’Italia per me il prossimo candidato a dire addio all’unione monetaria. Credo che l’Italia potrebbe avere un vantaggio economico, se uscisse dall’unione valutaria». Le tesi di Ulrike Haider ricalcano le posizioni della maggior parte dei partiti di estrema destra continentale, che in questi anni hanno rimodulato la loro posizione euroscettica in una lotta senza contrasto alla moneta unica, accusata di essere la causa principale dell’attuale crisi economica.

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CONTRO L’UE – La posizione anti UE del BZÖ non è una novità nel panorama politico, né austriaco e neppur europeo. La figlia di Haider infatti si candida per uno dei tre partiti che esprimevano posizioni euroscettiche alle ultime federali. I liberali di Strache, come la lista del miliardario Stronach, definito da molti il Grillo austriaco per la sua lotta all’euro e alla politica tradizionale, erano infatti compagni di battaglia del BZÖ, la formazione andata peggio alle federali dell’autunno scorso. In Austria il venti anti UE spira forte da molti anni, e nella Repubblica alpina è sostanzialmente nata, come nella vicina Svizzera, la destra anti Bruxelles che si è poi diffusa nel Vecchio Continente. In particolare nelle zone subalpine, dove sono esplosi la Lega Nord ed il Front National, movimenti che poi si sono uniti alla comune battaglia contro l’Europa cattiva. Se alla Lega la successione dinastica è fallita miseramente con le figuracce del Trota Renzo Bossi, al BZÖ sperano che la figlia di Haider possa emulare i successi di Marine Le Pen.

IN ONORE DEL PADRE – Ulrike-Haider Quercia è la figlia di uno dei leader più controversi della recente storia continentale. Jörg Haider fu eletto a fine degli anni ottanta alla guida dei liberali austriaci, e spostò quel partito da posizioni moderate/conservatrici a simpatie celate per il nazismo. In più episodi Haider giocò con l’anima nera dell’Austria, e quando Vienna decise di entrare nel’UE il leader della FPÖ schierò il suo partito in modo virulento contro Bruxelles. La desta europea euroscettica ed anti immigrazione esplose in quegli anni, mentre nella vicina svizzera il miliardario Blocher ridefinì l’identità della Svp da partito rurale a formazione anti ingresso nella nascente UE. La stella di Haider esplose nel 1999, quando portò il suo partito al governo, provocando le sanzioni dell’Europa contro la svolta nazionalista di Vienna. L’arrivo al potere spaccò però i liberali, che subirono pesanti flop elettorali. Nel 2008, dopo aver fondato il BZÖ, Haider morì in un incidente stradale. La figlia è scesa in campo anche per difendere l’onore del padre, in questo momento ritornato in ballo nello scandalo che sta travolgendo l’Hypo Alpe Adria, banca sull’orlo del fallimento nata proprio in Carinzia.

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