Il senatore Mario Michele Giarrusso e il giallo delle sue firme falsificate

Lo aveva detto anche ieri in Senato e non gli ha dato retta nessuno, così oggi il senatore Giarrusso annuncia denuncia penale e richiesta d’espulsione per il compagno di partito che avrebbe firmato in sua vece alcuni atti ufficiali.

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IL MESSAGGIO – Sulla sua pagina Facebook Giarrusso scrive e denuncia che:

«Oggi è successo un fatto gravissimo.
Sono state presentate due mozioni di sfiducia contro i ministri in carica, anche a mio nome, senza che le stesse siano mai state discusse ed approvate in assemblea e senza che nessuno dei colleghi, tranne il responsabile, le avesse mai viste. E’ un atto che viola le regole che avevamo sottoscritto al momento della candidatura e che prevedevano la condivisione in assemblea delle scelte del gruppo.
Purtroppo era già successo una volta ed il responsabile era stato duramente richiamato. Inutilmente, però.
E’ evidente che il responsabile non ha nulla a che fare con il Movimento 5 Stelle ed avendo violato regole fondamentali ho chiesto che venga deferito alla assemblea congiunta per la sua espulsione.

La mia firma sui documenti in questione non c’era e quindi chi si è reso responsabile ne risponderà nelle sedi giudiziarie preposte.
Io credo che il Movimento vada difeso da quanti lo vogliono snaturare, violentandone la natura democratica e partecipativa, per non parlare della violazione delle semplici regole della buona fede.
A riveder le stelle.»

ALL’ATTACCO – Poco prima aveva pubblicato un altro messaggio simile, che ha raccolto una lunga coda di commenti e condivisioni (sopra) prima di essere riscritto in bella copia includendo alcune considerazioni espresse nei commenti del primo:

«Risultano depositate a mio nome due richieste di sfiducia per due ministri del governo in carica. Non avendo mai firmato alcunche’ e non avendo mai visto simili atti, domattina depositero’ presso le autorita’ competenti denuncia penale a carico dei responsabili».

CONTINUA LA FAIDA A 5 STELLE – Le indicazioni fornite da Giarrusso sono troppo scarne per permettere agli estranei alle dinamiche dei senatori a 5 stelle di decifrare l’identità del reprobo, anche se tutto lascia credere che si tratti di un collega senatore. I commenti dei fan del senatore e del movimento in generale non sembrano però impressionati, quasi tutti lo invitano a risolvere la questione – in privato – senza creare altre tensioni. Altri mettono invece in conto che Giarrusso agiti la questione strumentalmente per colpire qualcuno fin troppo attivo nel decidere per gli altri e nell’invocarne l’espulsione. Nell’uno o nell’altro caso, il terremoto interno al gruppo parlamentare del M5S non è finito, rimanete collegati perché s’annunciano scintille.

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