Il mistero risolto della «ciambella» fotografata su Marte

L’Huffington Post ci riporta le parole della Nasa che ha svelato il mistero della roccia a forma di ciambella apparsa sulla superficie di Marte il 21 gennaio e che non era presente nella stessa area fotografata dal rover Curiosity dodici giorni prima della sua apparizione. La scoperta aveva stupito non poco gli scienziati che, purtroppo per chi sperava di avere notizie sulla presenza di altre forme di vita sul pianeta rosso, hanno dato una spiegazione razionale di quanto accaduto.

Un dettaglio della roccia a forma di ciambella (Photocredit Wikipedia)
Un dettaglio della roccia a forma di ciambella (Photocredit Wikipedia)

COS’È SUCCESSO – La roccia a forma di ciambella aveva sconcertato gli scienziati sia per la sua forma alquanto strana sia perché al momento della scoperta non c’era nessuna spiegazione logica relativa alla sua presenza lì in quell’area del pianeta a due settimane dal passaggio di Curiosity che, lo ricordiamo, non aveva trovato proprio nulla. Ma la Nasa, dopo studi e ricerche, è arrivata alla conclusione. La roccia in questione è in realtà un pezzo di una roccia più grande spostato dalle ruote del rover.

 

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L’ANALISI – Quindi la colpa è del robot arrivato sulla superficie marziana il sei agosto 2012 che ha involontariamente fatto nascere la leggenda della roccia a forma di ciambella, così com’è stata battezzata volgarmente per via della sua forma e delle sue dimensioni, un diametro di quattro centimetri, e del suo colore, bianco con un cuore rosso. Gli scienziati invece l’hanno ribattezzata «Pinnacle Island». E la Nasa, analizzando la roccia con il rover Opportunity hanno scoperto che la sua forma era uguale a quella di un’altra roccia. E da lì, come ha spiegato il ricercatore Ray Arvidson, si è capito da dove viene la «ciambella». (Photocredit Wikipedia / Immagini di repertorio)

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