La patrimoniale in Italia vale 742 miliardi di euro

Un prelievo straordinario del 10% sul patrimonio degli europei potrebbe garantire 3853 miliardi di euro, tali da garantire un dimezzamento dell’indebitamento pubblico dell’unione monetaria. Questa tassa straordinaria, di pressoché o quasi impossibile realizzazione, sta diventando però sempre più discussa all’interno degli organismi economici e finanziaria, come mostra il recente sostegno garantito dalla Bundesbank, la banca centrale tedesco.

GERMANY-COURT-ECB-EU-EUROZONE-DEBT

PATRIMONIO DA PRENDERE – Il quotidiano tedesco Die Welt dedica un’analisi al nuovo spettro che s’aggira per l’Europa, la patrimoniale. Pochi mesi fa il Fondo monetario internazionale aveva creato scalpore con l’ipotesi di introdurre un prelievo straordinario del 10% sulla ricchezza finanziaria oppure immobiliare degli europei. La Bundesbank ha invece sposato una patrimoniale straordinaria come metodo di ultima istanza per salvare uno stato prima della bancarotta. Una soluzione che secondo i banchieri centrali tedeschi sarebbe preferibile rispetto ai continui salvataggi garantiti dai soldi dei contribuenti dei paesi dell’eurozona. Die Welt ha preso a modello l’ipotesi del Fondo monetario internazionale, ed ha calcolato quanti soldi si potrebbero raccogliere se fosse possibile prelevare il 10% della ricchezza finanziaria ed immobiliare che si trova nell’eurozona. Una simile tassa sarebbe invero molto difficile da realizzare praticamente, visto che si tratterebbe di introdurre un prelievo forzoso ingente sui conti corrente, più tassazioni straordinarie su case e altri titoli. Per Die Welt la patrimoniale straordinaria potrebbe comunque garantire, in via ipotetica, 3853 miliardi di euro, una somma capace di dimezzare l’indebitamento dell’eurozona.

PATRIMONALE IN ITALIA – Il quotidiano tedesco ha utilizzato, tra le altre fonti, la ricerca della Bce sulla ricchezza patrimoniale all’interno dell’unione monetaria, che aveva suscitato più di una perplessità visto che i valori di mercato delle case, che costituiscono la parte principale della ricchezza degli europei, erano sovrastimati all’epoca precrisi. Nei calcoli di Die Welt il patrimonio complessivo che si trova in Italia è il terzo nella graduatoria dell’eurozona, dietro Germania e Francia, e vale circa 7400 miliardi. La ricchezza immobiliare è stimata in 6293 miliardi di euro, mentre quella finanziaria in 1131. Con una maxi patrimoniale del 10% si potrebbero raccogliere 742 miliardi, una cifra pari a quasi un terzo del nostro debito pubblico. Gli effetti di forte riduzione del debito sarebbero ancora superiori per l’eurozona, se una simile tassa fosse introdotta. L’indebitamento infatti, attualmente collocato a poco meno di 9 mila miliardi di euro, si ridurrebbe a 5200. Una cifra che in base al Pil dell’unione monetaria porterebbe il rapporto dell’indebitamento al 55%, quindi in linea con i Trattati di Maastricht che lo fissano al 60%.

LEGGI ANCHE La mini-patrimoniale sui risparmi

PARTITO DEL PRELIEVO STRAORDINARIO – I calcoli di Die Welt sono ipotetici e molto poco realistici, ma evidenziano i motivi per cui si sta rafforzando il partito della patrimoniale a livello europeo. Di fronte ad una crisi del debito che non passa, e con la prospettiva di stati senza risorse per molto tempo ancora a causa del pagamento degli interessi, un’iniezione straordinaria di liquidità nei bilanci pubblici appare come una plausibile soluzione alla stagnazione secolare che incombe sull’eurozona. La grancassa del prelievo straordinario è partita dal Fondo monetario internazionale, e un semplice box, collocato in mezzo ad un lungo paper, aveva scatenato una tempesta mediatica, con tanto di toni allarmistici su falsi prelievi sui conti corrente degli italiani che sarebbero avvenuti in poche ore. La Bundesbank, rimarca Die Welt, era sicuramente consapevole dell’enfasi che avrebbe accolto la sua proposta vista la sensibilità sul tema. E se la Cdu della Merkel ha accolto la proposta della banca centrale con scetticismo, la Spd ha invece lodato la patrimoniale. Per i socialdemocratici il prelievo straordinario sulla ricchezza potrebbe compensare le spese statali fatte in questi anni per salvare le banche, che hanno poi penalizzato i cittadini più deboli.

TRA CIPRO ED EUROPA – La Bundesbank ha comunque limitato l’introduzione di una patrimoniale al caso limite della bancarotta dello stato. L’esempio, non citato, è una situazione come quella in cui sono precipitati paesi come Grecia o Cipro. A Cipro in realtà un prelievo straordinario è stato imposto ai correntisti che hanno perso buona parte dei loro depositi superiori ai 100 mila euro. Nelle regole comunitarie, nota Die Welt, è in realtà già così, visto che la garanzia dei depositi c’è solo fino a quella soglia. Durante l’eurocrisi comunque gli stati hanno preferito fare salvataggi bancari che non toccassero i depositi, al fine di evitare effetti sistemici che avrebbero messo a repentaglio la stabilità del sistema finanziario. Uno dei problemi della patrimoniale è infatti costituito dalla minaccia della fuga dei capitali, che porterebbe alla paralisi economica, con drammatiche ricadute sula creazione della ricchezza. Tolto questo, Die Welt sottolinea comunque come in Europa esista un patrimonio diffuso che rende sempre meno accettabile, per molti elettorati del Nord, mettere a disposizione i propri soldi per salvare paesi non certo poveri, come ad esempio lo sono Italia o Spagna.

(Photocredit: infografica di Die Welt)

Share this article