Addio ad Arberto Arbasino: lo scrittore si è spento a 90 anni

Novant’anni compiuto lo scorso gennaio, una carriera lunga capace di spaziare dalla letteratura al teatro, dalla saggistica alla politica, colma di aforismi capaci di fare storia. È morto Alberto Arbasino, autore di romanzi indimenticabili come “La Bella di Lodi” o “Anonimo lombardo”, ma anche di saggi in grado di delineare e raccontare l’Italia e gli italiani. Arbasino si sarebbe spento dopo una lunga malattia. Fu uno dei protagonisti del “Gruppo 63”, uno dei grandi gruppi di avanguardia del Novecento italiano. Ad Arbasino si devono espressioni destinate ad entrare nella storia del costumo italiano come “La casalinga di Voghera” o la frase, spesso citata: «In Italia c’è un momento stregato in cui si passa dalla categoria di bella promessa a quella di solito stronzo. Soltanto a pochi fortunati l’età concede poi di accedere alla dignità di venerato maestro». Lo scrittore era del resto diventato famoso per una scrittura capace di tratteggiare con leggerezza e ironia vizi e virtù degli italiani, ma da una lente sempre caratterizzata dall’anticonformismo.

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