Il mondo dell’hacktivismo, per sua stessa natura, è decisamente complesso. Ovviamente, risulta importante l’anonimato, il fatto di nascondersi dietro a una maschera o dietro a un nickname. Per questo distribuire patenti di autenticità è difficile. Sui social network, in queste ore, è spuntato un video attribuito a un account italiano che si collega ad Anonymous. In questo video, si parla dell’attacco hacker che diversi portali istituzionali e non solo hanno subito in Italia nella giornata di ieri.
LEGGI ANCHE > I no vax che hanno esultato per l’attacco hacker all’Istituto Superiore di Sanità (ma non hanno capito)
Greetings citizens of the world, this message is directed to the Russian lamer pigs of #killnet,wait for us!! @LucyKook4 @YourAnonNews @AnonOpsSE @AnonymousVideo @v0g3lSec @LatestAnonPress @YourAnonOne @YourAnonTV @LiteMods @xxNB65 @Doemela_X @YourPolandAnon pic.twitter.com/mKb2y0ZG34
— Aη⊕ηψm⊕uš • ï†αレïα
(@AnonNewsItalia) May 11, 2022
«Cittadini del mondo, questo messaggio è diretto ai russi (**** messaggio offensivo, ndr) di Killnet. Vi siete permessi di attaccare il sistema italiano. Automaticamente avete dichiarato guerra a ognuno di noi. Non tolleriamo certi affronti». Toni, modalità di diffusione del video-messaggio, ma anche i contenuti hanno bisogno di una analisi maggiormente approfondita. La comunità di Anonymous, a livello globale, ha scelto di schierarsi apertamente contro la Russia, dopo l’invasione dell’Ucraina. Dunque, un messaggio del genere andrebbe comunque nella direzione concordata dagli hacktivisti a livello internazionale. Quello che suona molto strano all’interno di questo video è il riferimento al “sistema italiano”. Gli hacker di Anonymous non sono particolarmente patriottici di solito, anzi: molto spesso lo stesso sistema istituzionale del Paese viene criticato (il caso – di cui vi abbiamo parlato in passato – di quanto accaduto alla Regione Basilicata è emblematico).
Inoltre, esistono diversi account su Twitter che si collegano a una generica community di Anonymous Italia. Insomma, come detto, non si può parlare di una vera e propria contro-rivendicazione rispetto all’attacco condotto dal sottinsieme di Killnet – Legion – ad alcuni portali istituzionali italiani. Anche il riferimento semplice a Killnet (la community degli hacktivisti è molto attenta su questi punti, difficile che non colga le sfumature) desta qualche sospetto: nella giornata di ieri, Killnet ha tenuto a specificare che l’attacco sarebbe stato diffuso da un suo “bambino disubbidiente”, Legion appunto. Per questo, il fatto che nel video ci sia un riferimento generico a Killnet e non a Legion rende ancora più complessa l’attribuzione.