Gli annunci pubblicitari sui social targettizzati per farti trovare Gesù

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C'è un'azienda che crea degli annunci mirati a quegli utenti più suscettibili alla messaggistica religiosa e a Gesù

Da qualche parte negli Stati Uniti c’è un’azienda che usa l’algoritmo e i dati di Facebook e Instagram per mostrare strategicamente dei contenuti di carattere religioso nei Feed degli utenti che – in quel preciso momento della loro vita – sono più suscettibili a quel tipo di messaggistica. Si tratta di veri e propri annunci pubblicitari religiosi che hanno per soggetto quello che Gizmondo ha definito «l’ultimo influencer», cioè Gesù.



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Gli annunci pubblicitari religiosi sanno che è ciò di cui hai bisogno

Gli annunci aventi per soggetto Gesù nei Feed delle persone non sono affatto casuali, bensì appaiono davanti agli occhi di coloro che sono stati accuratamente selezionati da un algoritmo basato sulla loro suscettibilità rispetto alla messaggistica religiosa. Questo è il prodotto offerto dalla startup Gloo, con sede in Colorado, che ha come obiettivo dichiarato quello di utilizzare la sua tecnologia per trovare gli utenti di internet nel momento del loro bisogno. Ma non è finita qui, perché l’azienda punta anche a porsi come intermediario religioso in grado di collegare – in un secondo momento – quella determinata persona alla chiesa più propensa ad accrescere la propria comunità.



La questione è stata oggetto di critica e analisi da parte del Wall Street Journal, che ha spiegato come – a differenza di un annuncio politico che cerca di concentrarsi su individui che hanno una storia di quel tipo alle spalle – Gloo funziona in parte utilizzando la tecnologia per trovare gli utenti ritenuti in un momento di difficoltà, gli stessi tipi di persone che le chiese hanno cercato molto prima dell’avvento di internet. In che modo riesce nel suo obiettivo? Guardando i dati demografici, la cronologia delle ricerche e il comportamento d’acquisto.

Inoltre, già a partire dal sito web, l’azienda dichiara che le sue campagne online sono progettate specificamente per le persone che «tipicamente non vanno in chiesa, ma hanno bisogno di preghiera», o stanno mettendo in discussione aspetti della loro fede. In sintesi, gli annunci di Gloo sono analoghi all’equivalente digitale degli annunci tradizionali (e ormai vintage) che passavano dal volantinaggio o dai mega cartelloni pubblicitari sparsi per le strade.



L’aspetto innovativo da sottolineare a proposito della questione «annunci pubblicitari religiosi» non è tanto il fine – poco diverso da quello di chi usa metodi classici per aggregare le persone ad una determinata comunità religiosa – ma il fatto che questi annunci appaiano alla persona giusta nel momento giusto. E questa è una puntualità che il porta a porta di un tempo non poteva e non potrà mai avere. Se questo sia un aspetto negativo o positivo, lasciamo che siano gli utenti a stabilirlo.