Un nuovo aggiornamento di Facebook renderà più complicato vendere auto usate sul social

Dal 2023, con ogni probabilità, spariranno gli annunci di auto usate dal Marketplace

03/10/2022 di Redazione

Il mercatino di Facebook è da sempre il luogo in cui è possibile trovare annunci per qualsiasi oggetto o servizio, soprattutto se condotto in trattativa privata. Il Facebook Marketplace, negli ultimi tempi, è stato però letteralmente invaso da annunci di compravendita di automobili usate. Spesso, per gli utenti, questi annunci hanno rappresentato un problema: innanzitutto, perché anche le concessionarie li utilizzavano, intasando gli spazi del Marketplace e riempiendo le bacheche degli utenti attraverso questi annunci. Poi, perché spesso si trattava di annunci ingannevoli: per attirare l’attenzione, diversi proprietari inserivano offerte che partivano da 1 euro o da 1 dollaro, semplicemente per veicolare maggiore traffico sulla loro automobile. A quanto pare, un utente di Reddit ha ravvisato che – nello sviluppo degli aggiornamenti dell’algoritmo – i responsabili IT del social network fondato da Mark Zuckerberg avrebbero imposto una stretta a questo tipo specifico di annunci sul Marketplace.

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Annunci auto usate su Facebook, arriva la stretta dell’algoritmo del Marketplace

Sempre stando a questa fonte, la stretta potrebbe partire dal 30 gennaio 2023 e potrebbe riguardare diversi mercati a livello globale. Così facendo, Facebook potrebbe incentivare gli annunci a pagamento anche per i concessionari che, a quel punto, non avrebbero – diciamo così – una bacheca libera su cui inserire le loro offerte, ma dovrebbero pensarci bene prima di investire una certa cifra per promuovere le automobili usate di cui intendono liberarsi.

Allo stesso modo, però, bloccando gli annunci di concessionari di auto usate sul Marketplace, Facebook potrebbe incentivare – come ha osservato The Verge – il comportamento da parte di questi ultimi che aprono dei profili personali e che mettono, attraverso questi, annunci più limitati nell’audience di riferimento, ma che potrebbero sicuramente sfruttare la vasta platea di gruppi e di pagine di appassionati di automotive per promuovere i loro prodotti. Il problema, se problema esiste, dunque, non verrebbe risolto dall’algoritmo.

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