Profughi, Angela Merkel in soccorso dell’Italia: «Va aiutata»

31/08/2015 di Redazione

«C’è un grande accordo sul fatto che l’Italia debba essere aiutata» nella crisi dei profughi. Non è possibile, ha aggiunto la cancelliera, che i tanti migranti che arrivano in Italia ci restino. Serve più solidarietà da parte dell’Europa, «ciò a cui stiamo assistendo non è giusto». Così la cancelliera tedesca Angel Merkel è intervenuta in soccorso dell’Italia.

 IL RICHIAMO EUROPEO ALLA GRAN BRETAGNA –

L’Europa “bacchetta” la Gran Bretagna, dopo le dichiarazioni del ministro britannico Theresa May, una portavoce della Commissione Ue ha risposto alle dichiarazioni del ministro britannico: «La libera circolazione dei cittadini europei è parte integrante del mercato unico e un elemento centrale del suo successo». Questo però «non è un diritto incondizionato e non consente il ‘turismo dei benefit’» già ora. La libera circolazione «stimola la crescita economica permettendo alle persone di viaggiare, fare acquisti e lavorare al di là delle frontiere e permettendo alle società di selezionare il personale da un più ampio bacino di talenti», ha sottolineato la portavoce dell’esecutivo comunitario. E i lavoratori europei «hanno beneficiato di questo diritto sin dal Trattato di Roma del 1957». Le regole già attualmente in vigore contengono «una serie di salvaguardie che permettono agli Stati membri di prevenire gli abusi», ha precisato ancora la portavoce, ricordando che «come lo stesso ministro May ha dichiarato, maggiori sforzi per combattere gli abusi non minano né mineranno il principio stesso».

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DISTRIBUIRE I RIFUGIATI IN MODO EQUO –

Tornando al problema dell’accoglienza, secondo quanto riferiscono i media tedeschi, Angela Merkel avrebbe sottolineato che «non è giusto che soli tre o quattro Paesi assorbano quasi tutti i rifugiati». La cancelliera tedesca non nasconde i propri timori: se non si dovesse trovare una soluzione alla crisi «l’Unione europea ne subirebbe le conseguenze per sempre, in particolare su rispetto dei diritti umani». E, in merito alla redistribuzione tra i Paesi membri dei rifugiati in arrivo nell’Unione europea, Merkel avverte: «Se non riusciremo a distribuire in modo equo i rifugiati, allora la questione Schengen sarà di nuovo in agenda per molti».

MERKEL CONTRO RAZZISTI E POPULISTI –

«Ci troviamo di fronte a una pesante sfida nazionale. Sarà una sfida cruciale che non durerà giorni o mesi ma per un lungo periodo» – ha proseguito la Merkel, parlando delle 2.500 persone che, soltanto quest’anno, sono morte nel tentativo di raggiungere l’Europa via mare: «La scrupolosità tedesca è grande ma adesso abbiamo bisogno di essere flessibili». Parole che sembrano una sorta di presa di posizione in vista del Consiglio europeo dei ministri dell’Interno sul tema immigrazione. L’Europa deve «muoversi complessivamente», in modo da dividersi la responsabilità dei richiedenti asilo. E si torna a parlare di un «sistema equo di quote». E, riguardo ai recenti casi di violenza contro i centri di accoglienza tedeschi, la Merkel conclude: «Ci sono più tedeschi che aiutano i rifugiati rispetto a coloro che protestano», sottolineando che «dobbiamo accelerare –  le procedure per chi chiede asilo, specialmente dai Balcani».

(Photocredit copertina: WOLFGANG KUMM/dpa – ANSA)

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