Da impiegato a travel content creator: la storia di Andrea Petroni

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Ha aperto il suo blog nel 2009 quasi per caso. Oggi Andrea Petroni è un travel content creator professionista che sa come raccontare i suoi viaggi a migliaia di followers

Se si pensa agli albori del travel blogging, non si può non pensare ad Andrea Petroni e al suo blog VoloGratis.org. Andrea ha aperto il suo blog in tempi pionieristici, nel 2009, per condividere con i suoi amici le migliori offerte sul web e i suoi viaggi. Ma non avrebbe mai immaginato di trasformare tutto questo in un lavoro a tempo pieno. Eppure oggi è presente su tutti i social, con migliaia di followers che gli chiedono consigli sui luoghi che vorrebbero visitare.



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Come ha cominciato e dove è arrivato Andrea Petroni

Andrea, prima di dedicarsi a tempo pieno al mondo dei social, ha lavorato tanti anni in ambito finanziario. Laureato in economia, per un periodo è stato consulente esterno di un gruppo bancario e poi per 12 anni ha lavorato in un istituto finanziario.
Poi, nel 2015, la sua azienda ha chiuso. E proprio quell’evento, paradossalmente, è stato il suo momento di svolta. In quell’istante ha capito che la sua vita gli stava permettendo di realizzare il suo sogno: trasformare la sua passione per i viaggi in un lavoro. E, anche grazie al supporto di sua moglie Valentina, ha deciso quindi di iniziare il suo viaggio da travel content creator professionista. Un viaggio che ad oggi, solo su Instagram, lo ha portato a raggiungere quasi 160k followers e a fare meravigliose esperienze.



Come è cambiato il suo lavoro sui social

Dopo aver aperto il suo progetto sul web, Andrea ha deciso di proporlo su altre piattaforme. Ha iniziato da Facebook, poi ha aggiunto Twitter, Instagram, Pinterest e TikTok. Con il tempo, oltre a sperimentare nuove realtà virtuali, ha avuto modo di sperimentare anche nuove forme di comunicazione. Un po’ per intuito personale, un po’ per i diversi format che i social hanno proposto nel corso degli anni.

Nonostante il suo tone of voice sia sempre lo stesso, online e offline, ha capito che con i video brevi si sente molto più a suo agio nella comunicazione. Fino a qualche anno fa, soprattutto su Instagram, era costretto – come tutti i suoi colleghi – a trovare luoghi instagrammabili per rispondere al trend degli scatti perfetti ed estremamente costruiti. Tutto, però, a scapito del racconto del viaggio. Quel racconto che, invece, Andrea è capace a costruire con estrema naturalità. Scrivendo su un blog o parlando in una stories, poco importa. Lui sa come e cosa comunicare delle sue mille avventure.