Il capo degli ispettori del ministro Bonafede è indagato per corruzione

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Andrea Nocera si è dimesso venerdì scorso. Si parla di soffiate in cambio di biglietto e posto per il suo gommone

Fino allo scorso venerdì (29 novembre) il giudice Andrea Nocera ricopriva un ruolo di spicco all’interno del Ministero della Giustizia: era a capo dell’Ispettorato di Alfonso Bonafede. Dopo esser stato iscritto nel registro degli indagati a Napoli, per un processo che riguarda imprenditori e corruzione, l’ex capo degli ispettori ha rassegnato le proprie dimissioni nella mani del ministro. Contro di lui, secondo i pm Henry John Woodcock e Giuseppe Cimmarotta – coordinati dal procuratore Giovanni Melillo – pesanti accuse di corruzione (ovviamente ancora presunta).



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Si parla di soffiate in cambio di biglietti per viaggiare su aliscafi, oltre a una postazione per il rimessaggio del suo gommone. Su questo caso indaga la Procura di Napoli ed è una costola di un’altra indagine che coinvolge l’imprenditore Salvatore Di Leva – di Sorrento -, molto attivo nel settore del turismo, degli strutture ricettive e della ristorazione. E proprio da alcune intercettazioni ambientali e telefoniche sarebbe emerso il coinvolgimento diretto di Andrea Nocera.



Andrea Nocera e l’accusa di corruzione

Il giudice, 54 anni e da un anno e mezzo a capo degli ispettori del ministro di Grazia e Giustizia Alfonso Bonafede, avrebbe informato Di Leva sull’avanzamento delle indagini su un altro procedimento nei suoi confronti. E, secondo la Procura di Milano, il tutto in cambio «numerosi biglietti e tessere per usufruire gratuitamente dei servizi di trasporto marittimo mediante aliscafi esercitati da società del gruppo Alilauro, soprattutto sulla tratta Napoli-Capri e Capri-Napoli». E non solo: emergerebbe anche «l’erogazione gratuita dei servizi di manutenzione e rimessaggio di un gommone» nella sua villa di Capri.

Le dimissioni

Le indagini, ora, dovranno confermare le accuse mosse dalla procura di Napoli nei confronti dell’ex capo degli ispettori di Alfonso Bonafede. Andrea Nocera, infatti, si è dimesso venerdì scorso non appena saputa la notizia delle indagini nei suoi confronti.



(foto di copertina: ARCHIVIO ANSA + ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)