Come è andato il faccia a faccia tra Putin e Donald Trump

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Segni di intesa tra i due leader: specialmente sul Russiagate

L’incontro bilaterale tra Donald Trump e Vladimir Putin è durato per oltre due ore nel palazzo presidenziale di Helsinki. Il vertice tra i due leader è iniziato con un leggero ritardo. «È ora di parlare delle nostre relazioni. Ci sono molte questioni multilaterali nel mondo da affrontare», aveva dichiarato il presidente russo.



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Il suo omologo americano ha avviato una buona linea di dialogo. «È bello essere qui con te – ha detto Trump a Putin, stringendogli la mano – Non siamo andati molto d’accordo negli ultimi anni, ma credo che avremo un buon rapporto in futuro: andare d’accordo con la Russia è una cosa positiva, non negativa».



Qualche minuto prima Donald aveva twittato: «Il nostro rapporto con la Russia non è mai stato peggiore, grazie a molti anni di follia e stupidità degli Stati Uniti e ora, la caccia alle streghe!». Un cinguettio condiviso anche dal Ministero degli Esteri russo: «Siamo d’accordo».

Ecco in pillole cosa è successo.

Russiagate, sui 12 russi incriminati. «Il procuratore speciale Mueller può chiedere l’estradizione, oppure possiamo procedere agli interrogatori in Russia e mandare i risultati negli Usa. Possiamo permettere ai rappresentati degli Usa di interrogarli in Russia, ma loro dovrebbero ricambiare lasciandoci interrogare gli agenti che noi riteniamo essere coinvolti in attività illegali in territorio russo», ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin. Quindi ok a interrogatori 007 ma con reciprocità.

Crimea. Sull’annessione della Crimea alla Russia Donald Trump ha ribadito fermamente la sua posizione e l’ha mantenuta, l’annessione è stata illegale. Vladimir Putin: «Noi la vediamo diversamente, questa è una delle questioni su cui abbiamo opinioni differenti».

Siria.  La Russia e gli Stati Uniti possono essere gli attori principali per aiutare a risolvere la crisi umanitaria in Siria. «Per quanto riguarda la Siria, raggiungere l’obiettivo di ripristinare la pace e la stabilità nel paese mediorentale potrebbe essere un esempio di collaborazione di successo», ha detto il capo dello Stato russo. «Senza dubbio, la Russia e gli Stati Uniti potrebbero diventare leader in questo senso e lavorare insieme per risolvere la crisi umanitaria, aiutando gli sfollati tornare a casa», ha detto Putin.

Clinton. Mosca intende chiedere una cooperazione degli Usa per un’inchiesta sull’imprenditore americano Bill Browder, accusandolo di avere realizzato guadagni in Russia per 1,5 miliardi di dollari senza pagare tasse. Lo ha detto il presidente Putin nella conferenza stampa con Trump, aggiungendo che Browder ha finanziato la campagna elettorale di Hillary Clinton con 400 milioni di dollari.

Gas. La Russia è pronta a mantenere il transito del suo gas attraverso l’Ucraina anche dopo la costruzione del gasdotto Nord Stream 2. La Russia ha anche assicurato l’America che è pronta a estendere i contratti di transito del gas in Ucraina, in scadenza nel 2019.

Elezioni Usa. Nell’incontro di oggi a Helsinki Putin ha dovuto ribadire che la Russia non ha mai interferito e non lo farà mai negli affari interni americani, incluso il processo elettorale.

Nucleare. La Russia è preoccupata per il ritiro degli Stati Uniti dall’accordo nucleare con l’Iran. Gli Stati Uniti «sono consapevoli nelle nostre preoccupazione, ma l’Iran sull’accordo nucleare sarà il Paese più controllato, ci sarà un rafforzamento del regime di non proliferazione».

(Credit Image: © Lehtikuva/Heikki Saukkomaa/Xinhua via ZUMA Wire)