Alike, il cortometraggio che ci ricorda come si fa ad emozionarsi | VIDEO

Arriva dalla Spagna il cortometraggio animato che fa riflettere sul significato delle emozioni e di quanto la quotidianità possa intromettersi in maniera ingombrante nel rapporto tra figli e genitori. Si chiama Alike ed è stato firmato dalla penna di Daniel Martinez Lara e di Rafa Cano Mendez.  I due hanno inventato il personaggio di Copi, un padre affidabile e responsabile, che tiene al futuro del figlio e cerca di insegnargli i valori fondamentali che lo aiuteranno a crescere nella vita di tutti i giorni. 

LA TRAMA DI ALIKE

La scuola, i compiti, obbedire a quello che i nostri superiori (insegnanti, datore di lavoro) ci dicono, sono i messaggi che il padre cerca di lanciare al proprio figlio ogni mattina, quando prepara per lui uno zaino pieno zeppo di libri. A spazzare via la quotidianità, tuttavia, ci pensa un incontro semplice e, nonostante ciò, inatteso. Un violinista di strada colora le giornate opache della gente che gli sta intorno attraverso le note delle sue melodie.

Da quel momento in poi, niente è più come prima. La fantasia del bambino galoppa, i suoi occhi si accendono di gioia ogni volta che ascolta o pensa a quella musica. Il padre, però, continua a compiere i gesti quotidiani, in una incessante monotonia, allontanando progressivamente il figlio da ogni tentativo di evadere dalla vita di tutti i giorni. Il bambino, allora, inizia a ingrigirsi. Come il padre, accetta con passività lo scorrere della vita.

Riuscirà a riprendere il colore e la vivacità che sprigionava all’inizio? Il cortometraggio – che gioca moltissimo sul rapporto cromatico grigio-noia, colore-felicità – è una attualizzazione di immagini orwelliane. L’alienazione dell’individuo sta fagocitando pian piano tutti gli aspetti del vivere insieme, facendo perdere significato a qualsiasi forma di emozione. Solo la musica di un violino o la potenza disarmante di un abbraccio potranno salvarci. Se sapremo ascoltarli.

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