Alfonso Sabella accusa: “Ostia? Mandato via dopo 4 mesi, poi hanno ridato la palestra agli Spada” | Video

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Alfonso Sabella è uno che ha cambiato il modo di essere magistrato, che ha capito come per sconfiggere la mafia a Palermo bisognasse essere in caserma e non in procura tra i fascicoli. La sua straordinaria opera di servizio allo stato e la sua caccia ai mafiosi è ora in tv con “Il Cacciatore”, ma negli ultimi anni gli era stato conferito un incarico che purtroppo a causa di qualcuno non ha potuto portare a compimento. In conferenza stampa ha infatti svelato:



“A Palermo ho avuto 7 anni di tempo per combattere la mafia, ad Ostia sono stato solo 4 mesi in cui ho tolto la palestra agli spada ma appena me ne sono andato gliel’hanno ridata. Vito Triassi era un mafioso che avevo seguito fino in Spagna, ma arrivato ad Ostia mi sono ritrovato che questo personaggio gestiva abusivamente uno stabilimento balneare delle suore. A quel punto ho fatto schiodare tutto, poi  ho anche chiuso la palestra degli Spada. Perché non ha funzionato? Semplicemente non mi hanno dato il tempo, sono stato lì dal 24 aprile del 2015 al 28 agosto 2015. La palestra è stata poi riconsegnata agli Spada e il vostro collega ci ha preso una testata, la realtà è che Ostia è una città mafiosa. Sicuramente in una terza stagione de Il Cacciatore si potrebbe anche parlare di Ostia”.

Alfonso Sabella non si sofferma sul perché gli sia stato dato poco tempo, ma spiega come per lui sia una ferita vedere com’è ridotta oggi la città:



“Io quando ho visto il lungomaretto di Ostia non ci potevo credere a come fosse ridotto, con i muretti e i varchi. Quando sono stato a Cannes per presentare Il Cacciatore ho visto un lungo mare piccolo, che non ha nulla a che vedere con la bellezza di Ostia. Qui dietro c’è Roma, lì non c’è niente. Potrebbe essere il lungo mare più bello ed importante del Mediterraneo. Quello era l’obiettivo quando ho aperto i varchi con le ruspe, ma purtroppo li hanno richiusi subito”.

Alfonso Sabella, dal 2015 ecco com’è cambiata la situazione ad Ostia

La situazione ad Ostia è ancora piuttosto calda, come ha denunciato tra l’altro il magistrato Sabella. Le ultime notizie che arrivano però sono ancora più inquietanti con il rischio di una vera e propria guerra di mafia. Ora sembra che sia stata siglata una pax tra gli Spada, famiglia egemone di Ostia, e il gruppo criminale di Marco Esposito detto Barboncino, con Salvatore Casamonica, esponente di spicco del clan che porta il suo nome a fare da paciere. La morte di Fabrizio Piscitelli, alias ‘Diabolik’,  il 7 agosto 2019 al Parco degli Acquedotti sarebbe riconducibile proprio agli scontri tra le famiglie mafiose.



L’inchiesta, denominata “Tom Hagen” dal nome del famoso protagonista de Il Padrino, ha visto nelle ultime ore i finanzieri del Comando provinciale di Roma eseguire un’ordinanza di custodia cautelare a carico di Casamonica, già al 41 bis, e dell’avvocato Luca Gargano, anche lui sembra implicato nell’omicidio di Diabolik. Suburra è su Netflix, Il Cacciatore sulla Rai, ma come ha spiegato Alfonso Sabella la vera mafia è sul litorale di Roma.