«Non potevamo rimanere in silenzio quando in un esercizio commerciale della nostra piccola frazione avviene un episodio di razzismo e intolleranza. In primis perché facciamo ospitalità da oltre 70 anni e sapere che una famiglia di turisti è stata maltrattata e insultata solo per il colore della loro pelle ci indigna e ci fa arrabbiare. In secondo luogo come cittadini della Repubblica Italiana sapere che nella pizzeria a 300 metri da casa nostra veniva esposta in bella vista la fotografia di un dittatore che ha distrutto il nostro paese lasciando una scia di violenza e soprusi lunga più di venti anni mi ribalta lo stomaco. Il minimo che possiamo fare è metterci una pezza, per questo abbiamo invitato a trascorrere un week end alla Conca d’oro la famiglia della piccola festeggiata che ha dovuto subire questa umiliazione. Perché Viserbella è un paese che ha da sempre fatto dell’ospitalità e della convivenza fra culture diverse il suo vanto. Questa è la storia della nostra terra e anche il pane di cui mangiamo».
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Con questo post, pubblicato su Facebook, un albergo che si trova a Viserbella, in provincia di Rimini, ha deciso di regalare un weekend alla famiglia che ha denunciato l’episodio di razzismo avvenuto all’interno di una pizzeria. Un cameriere, dopo aver preso le ordinazioni a un tavolo dove era seduta una famiglia di origine afroitaliana, si è rivolto a una fotografia di Benito Mussolini e ha esclamato: «Scusa Benito se devo servire questi negri».
Sulla vicenda si è espresso il vicesindaco di Rimini, Gloria Lisi, secondo cui «si capisce bene come per i gestori di quel ristorante avere in vista bottiglie di vino con l’effigie di Mussolini fosse una cosa normale. Il vero problema è questo. Sapere che in un ristorante si mostra “a fotografia di un dittatore che ha distrutto il nostro paese lasciando una scia di violenza e soprusi lunga più di 20 anni mi ribalta lo stomaco». Ecco perchè Lisi ringrazia l’albergo di Viserbella «che ha invitato la famiglia offesa a trascorrere un week end nella propria struttura».
[CREDIT PHOTO: FACEBOOK/ALBERGO CONCA D’ORO]