Airola (M5S) sull’ordigno a Chiara Appendino: «Non ci sono più i bombaroli di una volta»

Che fine hanno fatto i vecchi valori su cui potevi contare? Il pensiero del senatore M5S Alberto Airola sul pacco bomba recapitato alla sindaca di Torino Chiara Appendino può essere sintetizzato con il verso della sigla del famoso cartone animato sulla famiglia Griffin. Secondo il pentastellato, infatti, gli attentatori che hanno inviato il plico esplosivo – che fortunatamente non è scoppiato – alla prima cittadina della Mole sono degli ignoranti e hanno dimostrato di non aver quei valori che hanno contraddistinto i vecchi terroristi che, almeno, ci mettevano la faccia.

Il pensiero del senatore Airola, famoso in quel di Torino per aver portato avanti la battaglia No Tav fin dagli albori e contribuito al successo del Movimento 5 Stelle nel capoluogo piemontese, è condivisibile in molti punti, ma alla fine travalica e termina con un esaltazione del vecchio modo di fare terrorismo. Come se ci fossero bombe buone e bombe cattive in base a chi ci mette la faccia e chi, invece, manda pacchi anonimi.

Airola (M5S) e gli attentatori ignoranti

«Prima che finisca o finiscano a marcire in carcere, perché li beccheranno, questo è certo. Facciano un salto a casa mia che glielo faccio ingoiare il loro cazzo di pacco. Io il coraggio di guardarlo/vi in faccia ce l’ho, tu o voi non ce l’avete perché siete nati pavidi e vigliacchi. E se invece non fosse così, fatevi vivi se avete gli attributi, conigli». Parole forti scritte sul profilo del senatore M5S Alberto Airola che, però, poi termina con un post scriptum del tutto evitabile e che penalizza tutta la sua presa di posizione – giusta fino a quel momento – nei confronti di chi ha inviato quel plico esplosivo a Chiara Appendino, con la Questura di Torino che parla di possibili altri plichi in arrivo.

I bombaroli di una volta erano bravi perché ci mettevano la faccia

«PS Sbaglia/te sempre obiettivo. Non capite proprio nulla di Istituzioni. Siete troppo ignoranti per fare i bombaroli. Quelli bravi di una volta sapevano chi colpire e pagavano di persona, evidentemente di gente così, non ce n’è più. È rimasta la feccia peggiore». E invece no. Metterci la faccia non rende le bombe più buone rispetto a chi le spedisce senza una firma. Peccato, il discorso era condivisibile, compre la rabbia per un fatto di cronaca di una gravità inaudita. Ma se poi si esalta un vecchio modo di fare terrorismo tutte le ragioni diventano torti.

(foto di copertina: ANSA/ETTORE FERRARI)

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