Air France sperimenta il pass sanitario digitale per i passeggeri

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La compagnia di bandiera francese, Air France, testa il pass sanitario a tutti i passeggeri in partenza per alcune destinazioni

Air France, la compagnia aerea di bandiera della Francia, ha adottato un passaporto sanitario digitale dotato di QR Code. Una volta scansionato, consente di certificare e verificare che il passeggero abbia fatto un test covid e che sia risultato negativo. Il progetto è già stato sperimentato sui passeggeri in partenza da Parigi e diretti a Guadalupa e sui voli per la Martinica e per gli Stati Uniti. Il QR code mostra solo il risultato del test e le informazioni sul volo. Questi dati non saranno conservati in alcun database. L’applicazione permette ai passeggeri di Air France di ottenere un accesso prioritario, così da velocizzare i tempi e rendere sicuro l’imbarco.



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Air France ha avviato la sperimentazione all’indomani dell’annuncio da parte di Ursula Von der Leyen di voler lanciare il “pass Covid”, chiamato anche certificato verde digitale. I cittadini europei potranno tornare a viaggiare quest’estate fornendo la prova di essersi sottoposti alla vaccinazione, oppure di essere risultati negativi a un test o di essere guariti dal Covid-19 ed avere sviluppato gli anticorpi. Sono i contenuti chiave del nuovo pass Covid presentato dalla Commissione Ue per rilanciare i viaggi in Europa. Il certificato, che dovrebbe essere disponibile in maniera gratuita da giugno in formato digitale o cartaceo, sarà interoperabile e legalmente vincolante per gli Stati membri e ammetterà tutti i vaccini disponibili sul mercato, ha spiegato il commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders. «Con il certificato digitale abbiamo l’obiettivo di aiutare gli Stati membri a ripristinare la libertà di circolazione in modo sicuro e responsabile», ha spiegato Von der Leyen. Il certificato sarà valido in tutti gli Stati membri dell’Ue e potrà essere introdotto anche in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Dovrebbe essere rilasciato ai cittadini comunitari e ai loro familiari, indipendentemente dalla loro nazionalità, e anche ai cittadini di paesi terzi che risiedono nell’Ue e ai visitatori che hanno il diritto di recarsi in altri Stati membri. Il sistema, ha precisato la Commissione, è una misura temporanea e verrà sospeso una volta che l’Organizzazione mondiale della sanità dichiarerà la fine dell’emergenza sanitaria internazionale del Covid-19.



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