L’AGCOM ha iniziato a discutere del regolamento per determinare il compenso per l’utilizzo online delle pubblicazioni giornalistiche

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha comunicato che l'obiettivo è di concludere la discussione iniziata ieri nella seduta del Consiglio che si terrà l'11 gennaio 2023 

22/12/2022 di Redazione

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha scritto in un comunicato stampa pubblicato ieri che nella seduta del Consiglio dell’Autorità che si è tenuto ieri a Napoli si è discusso anche «del regolamento per determinare l’equo compenso per l’utilizzo online di pubblicazioni giornalistiche». L’AGCOM ha comunicato che l’obiettivo è di concludere la discussione iniziata ieri su questo tema nella seduta del Consiglio che si terrà l’11 gennaio 2023.

L’ordinamento italiano recepisce la direttiva europea sul Copyright, l’AGCOM deve agire di conseguenza

Il regolamento per determinare l’equo compenso per l’utilizzo online di pubblicazioni giornalistiche è previsto dall’art. 43 bis della legge n.633 del 22 aprile 1941 e dall’art. 15 della direttiva Unione europea sul Copyright, come si legge anche nel comunicato stampa. Come ha fatto notare l’Unione Stampa Periodica Italiana (USPI), a novembre 2021 era stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 27 novembre il Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n. 177 riguardante l’attuazione della direttiva europea sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale. Il provvedimento è entrato ufficialmente in vigore il 12 dicembre 2021. «Il recepimento della Direttiva Copyright rappresenta un traguardo significativo nell’ambito della fruizione delle opere e dei contenuti editoriali tutelati dal diritto d’autore» si legge sul sito Web del Dipartimento per l’informazione e l’editoria. In particolare, il Decreto ha introdotto novità riguardanti l’adozioni di criteri per assicurare un adeguato compenso agli autori e agli editori delle pubblicazioni giornalistiche, una nuova disciplina che regola l’utilizzo dei contenuti protetti da parte di chi gestisce servizi di condivisione online, e garantisce una maggiore trasparenza delle piattaforme online.

Nell’art. 43-bis della legge n.633 del 22 aprile 1941 veniva specificato che «entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni adotta un regolamento per l’individuazione dei criteri di riferimento per la determinazione dell’equo compenso», dunque l’AGCOM ha iniziato con circa un anno di ritardo la discussione riguardante questo tema.

 

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