Sex toys e giornali online, i vantaggi di un tipo di affiliazione da esplorare

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Il mondo della promo di sex toys sta superando i tabù (pubblicitari e non) anche grazie alla libertà con la quale alcune testate affrontano l'argomento

Quello tra giornali online e sex toys – vista l’affiliazione tra Vice Italia e MySecretCase, culminata con la produzione della  linea di sex toys “Love is in the…” realizzata insieme – potrebbe essere un legame che diventerà sempre più stretto. Abbiamo sentito Norma Rossetti, CEO di MySecretCase, per parlare della loro scelta di fare pubblicità attraverso testate online; ne è emerso, tra le altre cose, che piano piano il mondo editoriale – grazie alla nascita di una serie di testate verticalizzate su temi femminili e relativi alla sessualità – si sta aprendo sempre più alle affiliazioni con i sex toys, abbattendo i tabù pregressi.



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Quanto è difficile fare promo quando vendi sex toys

Norma ci ha spiegato come è cambiato il modo di fare pubblicità nel tempo per la sua azienda: «Nel corso degli anni abbiamo avuto molti impedimenti a livello di marketing e di comunicazione perché, ancora oggi, ci vengono preclusi tutta una serie di canali per fare adv, quelli classici: iretargeting, display e gli adv suo social. Tutto quello che noi facciamo sui social è organico, gli utenti ci seguono spontaneamente perché non possiamo sponsorizzare un contenuto. Ad oggi riusciamo a fare AdWords, organicamente social e abbiamo raggiunto il grandissimo traguardo della tv con il primo spot nel 2017 e il secondo spot nel 2019. I canali che possiamo scegliere sono alcuni media e alcuni giornali, collaborazioni con testate di lifestyle o naturali – come ne abbiamo già fatte molte nel tempo. Anche con Vice c’erano già stati dei rapporti prima dell’uscita della linea di sex toys in collaborazione proprio perché sono molto attenti alle tematiche sessuali e ne parlano nel modo giusto, non mettendo un focus eccessivo sul genere e proponendo una sessualità fluida. Inoltre il loro pubblico è il nostro pubblico, i millennials. Entrambi parliamo di sessualità, anche se con toni di voce diversi ma innovativi, e questi ultimi sviluppi soni stati il naturale epilogo di un percorso già intrapreso da tempo.



I vantaggi reciproci per azienda e testata online

«Se noi come aziende cerchiamo spazio per parlare liberamente dei nostri prodotti, gli editori cercano spazio per monetizzare: è qui che ci veniamo incontro», ci spiega Norma. «Oltre all’accesso diretto da Vice, la testata ha un certo posizionamento e un’utenza che è anche un po’ diversa dalla nostra e ci permette, in questo modo, di arrivare a pubblici diversi e nuovi. Loro, dall’altra parte, ci guadagnano dal lato social». Oltre alla «comunicazione lifestyle, volta a sdoganare e a informare su tutti i temi inerenti la sessualità» facciamo «comunicazione sul prodotto con Cosmopolitan, per esempio, che magari vuole fare un articolo sui sex toys che vanno meglio a San Valentino e noi forniamo la nostra conoscenza in tal senso. Con i clienti e utenti che ci seguono per la parte divulgativa riusciamo a raccogliere dati interessanti per le testate online, fino a poco tempo fa facevamo infografiche e facciamo anche sondaggi (l’ultimo con una base di 500 risposte lo scorso San Valentino).

«Alle “influencer standard” preferiamo quelle più piccole e targetizzate»

Lato social, in particolare Instagram, MySecretCase ha una strategia precisa: «Abbiamo provato a fare attività di influencer ma, secondo me, al lungo termine non porta tantissimo perché le “influencer standard” – fammele chiamare così – fanno un po’ le marchette su tutto. Piano piano abbiamo iniziato a fare più affiliazioni con persone, magari anche con meno follower, ma sono molto verticali sul tema, fanno divulgazione e con loro facciamo ospitare e co-dirette con diverse pagine Instagram e influencer che fanno personal brand».



Il mondo delle affiliazioni tra testate online che fanno informazione e aziende di sex toys è ancora tutto da esplorare, per MySecretCase e – più in generale – per l’industria dei sex toys: «Quella con Vice è la prima vera collaborazione che va oltre l’editoriale, è la prima volta che produciamo una linea di sex toys con una testata. Per ora la cosa sta andando molto bene e vedremo se si potrà allargare e esplorare con altri partner, magari creando una strategia prendendo in considerazione testate digitali verticalizzate e non tradizionali, quelle che abbracciano tematiche come la sessualità e il mondo femminile in modo aperto».