«L’aereo ucraino abbattuto da due missili iraniani»: il video che allontana l’ipotesi dell’errore umano

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Il New York Times ha verificato le immagini e ricostruito ulteriori dettagli

A verificarne l’autenticità è il New York Times, che in un nuovo articolo descrive come l’abbattimento dell’aereo ucraino in Iran non sia stato dovuto al lancio di un solo missile ma di due. Una ricostruzione che sembra allontanare l’ipotesi dell’errore umano utilizzata anche dal presidente Hassan Rouhani.



«L’aereo ucraino abbattuto da due missili iraniani»: il video che allontana l’ipotesi dell’errore umano

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Il video, diventato virale sui social network, mostra distintamente il lancio di due missili a circa una trentina di secondi l’uno dall’altro. Entrambi colpiscono quello che secondo le ricostruzioni del New York Times è il Boeing 737 della Ukraine International Airlines, che resta in volo per qualche minuto prima di schiantarsi al suolo nella periferia di Teheran.



Il New York Times era stato tra i primi giornali a ricostruire la dinamica dell’incidente, sostenendo che l’aereo fosse precipitato dopo essere stato colpito nonostante le prime dichiarazioni da parte dell’Iran parlassero di un guasto tecnico. Una ricostruzione giornalistica che si è poi rivelata fondata, quando il presidente Hassan Rouhani ha ammesso che l’aereo decollato da Teheran era stato colpito seppur «per errore»: il velivolo sarebbe stato scambiato per un missili da crociera.



Il Times scrive che il nuovo video «è stato girato da una telecamera sul tetto di un edificio vicino al villaggio di Bidkaneh, a quattro miglia da un sito militare iraniano» e riporta la conferma del comandante dell’unità dello spazio aereo del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche Amir Ali Hajizadeh che «i missili sono stati lanciati da una base lì vicino». I giornalisti del New York Times però hanno ricostruito che Times ha anche stabilito che «il transponder ha smesso di funzionare prima che il primo missile colpisse l’aereo». Questo significa che il nuovo video «sembra confermare che un avvertimento iniziale ha disabilitato il transponder, prima del secondo avvertimento, visto anche nel video, circa 23 secondi dopo».

Il video, viene scritto nell’articolo, è stato caricato sulla piattaforma di YouTube da un utente iraniano intorno alle 2 di martedì e riporta la data “17-10-2019” e non quella dell’8 gennaio, data in cui si è verificato l’incidente. Questo perché, scrivono Di Malachy Browne , Evan Hill , Logan Mitchell e  autori dell’articolo, «riteniamo che ciò sia dovuto al fatto che il sistema di telecamere utilizza un calendario persiano, non gregoriano. L’8 gennaio si converte al 18 di Dey, il decimo mese del calendario persiano. Digitale che verrebbe visualizzato come 18-10-2019 nel video».

(Credits immagine di copertina: fermo immagine video New York Times)