Pagamenti in-app: l’Autorità di regolamentazione olandese rigetta la proposta di modifica di Apple

Secondo l'Antitrust, la modalità di pagamento di terze parti offerta da Apple non è sufficiente e quest'ultima forse dovrà pagare più multe

03/05/2022 di Martina Maria Mancassola

Era ottobre del 2021 quando Apple veniva accusata di violare le regole antitrust in Olanda. L’antitrust olandese aveva, dunque, intimato ad Apple di introdurre modifiche ai sistemi di pagamento in-app, accettandone anche di terzi. Perché? Secondo l’antitrust olandese, Apple obbligava gli sviluppatori a servirsi esclusivamente della piattaforma di acquisto interna, che prevede commissioni su quanto speso dagli utenti tra il 15% e il 30%. Apple non era rimasta inerte e aveva offerto all’Autorità alcune modifiche per rispettare le norme sulla concorrenza. Pareva tutto risolto, invece, la ACM («Authority for Consumers and Markets») dell’Olanda rigetta anche la seconda proposta di modifica di Apple relativa ai pagamenti in-app per la app di dating. Secondo l’autorità antitrust le modifiche comunicate da Apple a fine marzo risultano insufficienti.

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L’ACM rigetta la proposta di modifica di Apple: è ancora inadeguata

L’ultima proposta di Apple presentata il 27 marzo riportava che gli sviluppatori di app di appuntamenti avrebbero potuto utilizzare un sistema di pagamento di terze parti o quello di Apple, ma non entrambi, e che i primi avrebbero dovuto avvisare gli utenti che stavano per interagire con un sistema controllato da Apple. Allo stesso modo nel caso in cui lo sviluppatore avesse inviato gli utenti al suo sito per completare un acquisto. 9to5Mac e la Coalition for App Fairness riportano che l’Autorità olandese per i consumatori e i mercati ha respinto le modifiche proposte da Apple al suo App Store, le quali permetterebbero agli sviluppatori di app di appuntamenti di utilizzare sistemi di pagamento di terze parti. L’Autorità di regolamentazione aveva, lo scorso dicembre, ordinato ad Apple di introdurre la modifica, discutendo con quest’ultima sulle modalità di implementazione della stessa e addebitando ad Apple milioni di multe. Ora si mette, di nuovo, male per Apple, che potrebbe subire ulteriori sanzioni. Secondo il tweet di un giornalista tradotto da 9to5Mac, l’autorità di regolamentazione ritiene che la proposta più recente di Apple per permettere agli sviluppatori di usare sistemi di pagamento di terze parti è sì un «miglioramento» rispetto al passato, ma è comunque «non sufficiente per conformarsi alle normative europee e olandesi». Per il momento Apple non ha dichiarato alcunché. Il tweet riporta l’aggiornamento nel caso Apple dell’ACM: «l supervisore prepara il nuovo ordine soggetto a sanzione. ACM vede “un miglioramento nelle proposte”, ma sono ancora “inadeguate”. Seguiranno dettagli e importo della nuova sanzione».

La tensione tra Apple e l’ACM iniziava lo scorso dicembre, quando l’autorità di regolamentazione olandese ordinava a Apple di permettere agli sviluppatori di app di dating di utilizzare sistemi di pagamento alternativi. La decisione dell’Antitrust arrivava a seguito della denuncia depositata da Match Group, azienda che sviluppa Tinder, Match.com e OkCupid. Il colosso tecnologico era venuto incontro all’autorità antitrust, chiedendo però la creazione di una seconda app, identica alla precedente, ma che sarebbe stata utilizzata solo dagli utenti olandesi. Questa proposta veniva ritenuta «irragionevole» dalla ACM, che infliggeva a Apple sanzioni settimanali fino a 50 milioni di euro. Veniva, allora, stabilito da Apple che gli sviluppatori che utilizzavano sistemi di pagamento alternativi avrebbero comunque dovuto all’azienda una commissione del 27% sulle vendite in-app, rispetto al 30% che la stessa prende dalla maggior parte dei pagamenti in-app utilizzando il proprio sistema.

L’ACM aveva fatto sapere di star valutando la richiesta di Apple ma aveva aggiunto che «potrebbe imporre un altro ordine soggetto a penalità di mora (con sanzioni forse più elevate questa volta)» se avesse ritenuto la proposta di modifica di Apple insufficiente. Ora che il limite di multa è stato raggiunto, l’Autorità antitrust starebbe lavorando ad altre sanzioni, poiché quelle già inflitte «non hanno avuto il risultato desiderato». La Coalition for App Fairness è stata molto contenta della decisione dell’ACM. Il gruppo di difesa è formato da aziende come Epic Games, Spotify, Basecamp e Match Group (che produce app di appuntamenti come Tinder, Match.com e OkCupid) che, in una dichiarazione rilasciata lunedì, ha affermato di «essere pronto a supportare l’ACM mentre continua a cercare un trattamento equo e rimedi per gli sviluppatori», anche se Apple «continua a scavare nei talloni per proteggere il suo potere di monopolio a tutti i costi». Secondo l’Autorità olandese per i consumatori e i mercati (ACM), le modifiche introdotte da Apple il 30 marzo alle sue condizioni per le app di appuntamenti nei Paesi Bassi non sono sufficienti perché il colosso tecnologico ancora utilizza condizioni ingiuste per i fornitori di app di appuntamenti nel Paese.

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