Gli hacker che stanno prendendo di mira gli account Facebook di soldati e civili ucraini
Secondo Meta, si tratta di un gruppo bielorusso identificato come Ghostwriter
07/04/2022 di Redazione
Dopo oltre un mese di attività belliche in Ucraina, è stato Meta a segnalare un fenomeno che – a quanto pare – è stato abbastanza diffuso sin dall’inizio delle prime operazioni di invasione russa. Diversi account Facebook di soldati ucraini o di civili ucraini sarebbero stati hackerati e sarebbero stati utilizzati allo scopo di diffondere propaganda filo-russa. Il gruppo che si è costantemente appropriato di questi account è stato individuato da Meta – secondo quanto riporta la CNN – in un gruppo di hacker bielorussi denominato Ghostwriter.
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Account soldati ucraini hackerati: la posizione di Meta
Stando a quanto documentato da Meta, questi hacker si fingerebbero giornalisti o attivisti per contattare i soldati ucraini o i civili che, in questo momento, stanno subendo l’invasione russa dei loro territori. Una volta ottenute le credenziali degli account, inizierebbero a spingere contenuti legati alla propaganda filo-russa: secondo Meta, dall’inizio del conflitto, sarebbero stati «dozzine» i tentativi di portare a termine questa operazione, ma soltanto in una manciata di casi gli hacker bielorussi ci sarebbero riusciti.
Meta ha raccontato, ad esempio, che in una circostanza gli hacker, attraverso gli account di cui si sono impossessati, «hanno pubblicato video chiedendo all’esercito ucraino di arrendersi, proponendo questi contenuti come se provenissero dai legittimi proprietari dell’account». Una volta individuati questi video, Meta ha provveduto immediatamente alla loro rimozione dalla piattaforma. Oltre a questa operazione, Meta ha annunciato di aver rimosso circa 200 account appartenenti tutti alla medesima rete russa e bielorussa che stava cercando di segnalare (e quindi di far bloccare) profili ucraini e russi contrari alle operazioni militari in Ucraina.
A quanto pare, attività di questo genere si sarebbero intensificate esattamente a ridosso dell’inizio della campagna militare russa in Ucraina, facendo propendere – dunque – per una operazione pianificata a tavolino.