Tuitto è bene quel che finisce bene. È bastato chiedere scusa e capire di essersi comportato male: Aboubakar Soumahor ha postato sui social network la foto scattata insieme al tassista romano protagonista di un comportamento razzista nei suoi confronti una settimana prima.
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Gli aveva detto «o sali dietro o non sali sul mio taxi». Una affermazione maleducata e razzista, che il sindacalista italo ivoriano Aboubakar Soumahor aveva denunciato sui social. Una «ingiustizia» che però, scriveva lo stesso Aboubakar Soumahor, «non rappresenta migliaia di tassisti che lavorano con fatica e professionalità». Evidentemente Stefano, questo il nome del tassista, ha riflettuto molto e si è fatto avanti per chiedere scusa. A raccontarlo è lo stesso Aboubakar Soumahor, sempre via social. «Oggi ci siamo incontrati e mi ha chiesto scusa, le ho accettate» ha scritto postando su Twitter la foto dei due sorridenti e abbracciati, aggiungendo che «il perdono è una virtù che va esercitata perché libera l’anima e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza».
(Credits immagine di copertina: Twitter Aboubakar Soumahoro @aboubakar_soum)
Lui è Stefano, il tassista che giorni fa mi ha impedito di salire sul suo taxi. Oggi ci siamo incontrati e mi ha chiesto scusa, le ho accettate. Il perdono è una virtù che va esercitata perché libera l’anima e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza. pic.twitter.com/defV28EmLr
— Aboubakar Soumahoro (@aboubakar_soum) October 15, 2019